Gravina: "Finire i campionati, prorità assoluta"

Gravina: "Finire i campionati, prorità assoluta"

di Daniele Petroselli
“Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l'ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un'ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati”. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina prova a dare un primo programma di ripresa del calcio italiano. Ma si tratta ancora di ipotesi: “Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l'emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società – ammette a TMW Radio - E' una emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus”.
Il problema però è che una riapertura dei campionati troppo in là possa pregiudicare anche l’inizio delle nuove stagioni. Ma questo Gravina prova ad escluderlo: “Stiamo procedendo in diverse direzioni e ci sono due fattori: il primo è rispettare le ordinanze del governo e il secondo è l'opportunità che ci stanno dando UEFA e FIFA, di poter andare oltre il 30 giugno. Si parla addirittura di agosto e settembre, io ho precisato che mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere un'altra stagione per salvare questa. La finestra di fine maggio, fino al 15-31 luglio sarebbe quella che io individuerei, in modo da avere tutto il tempo per iniziare a programmare la stagione 2020-21”.
Per la ripartenza, si sta valutando anche l’ipotesi di sfide in campo neutro per le squadre del Nord Italia. E lo stesso presidente della Figc lo conferma: “Non è una buona soluzione, ma è una idea, su cui stiamo lavorando. Stiamo cercando di individuare quattro o cinque destinazioni, così come la UEFA sta provando a definire format diversi non tanto per questo campionato, ma per quelli che seguiranno. C'è un tavolo aperto affinché ci sia una ripartenza e una definizione con protagonista il terreno di gioco”.
Al vaglio però c’è anche la possibilità che l’epidemia di Coronavirus non permetta il ritorno in campo. E allora cosa fare dei campionati? “Annullare credo sia abbastanza complicato – ammette Gravina -  sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe ad una emergenza legale durante una emergenza epidemiologica. Lo Scudetto bisogna decidere solo di assegnarlo o meno e la stessa Juventus credo abbia espresso un non gradimento di una soluzione di questo tipo. Poi c'è l'indicazione, di interesse internazionale, sulle società che devono andare in Europa. Oltre a promozioni e retrocessioni. Ma ripeto che comunque farò di tutto per la definizione dei campionati in campo, una estate in tribunale non sarebbe un atto di grande responsabilità".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 17:55

© RIPRODUZIONE RISERVATA