Mezza maratona di Trieste, l'organizzatore: «Nessun africano al via». E scoppia il caos.

Mezza maratona di Trieste, l'organizzatore: «Nessun africano al via». E scoppia il caos. Giorgetti: «È sbagliato»

di Simone Pierini
«Nessun atleta africano correrà la mezza maratona» che verrà disputata a Trieste fra poco meno di dieci giorni e sui promotori del 'Running Festival' che si terrà nel capoluogo giuliano dal 3 al 5 maggio prossimo si abbatte una ridda di critiche da parte del Pd regionale. L'annuncio arriva dal presidente dell'organizzazione che promuove la gara podistica - la Apd Miramar -, Fabio Carini: «Basta mercimoni - afferma -. Quest'anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare».



In Italia, prosegue Carini, «troppi organizzatori subiscono le pressioni di manager poco seri che sfruttano questi atleti e li propongono a costi bassissimi e questo va a scapito della loro dignità, perché molto spesso non intascano niente e non vengono trattati con la giusta dignità di atleti e di esseri umani, ma anche a discapito di atleti italiani ed europei, che non possono essere ingaggiati perché hanno costi di mercato».

E la scelta di escludere dai nastri di partenza della mezza maratona del 5 maggio i corridori africani provoca le dure reazioni del Partito democratico. «A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport: ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno», ha commentato Isabella De Monte, eurodeputata Pd e ricandidata al Parlamento europeo nel Nordest, mettendo in guardia.

Rincara la dose il segretario regionale dei dem, Cristiano Shaurli che avverte: «la nostra regione apre la stagione della discriminazione nello sport». «Hanno preso una cantonata mostruosa», commenta Carini. «Ora, è il momento che da questa Trieste, città multiculturale, si dica basta allo sport che non è etico». «Il nostro obiettivo - ha poi concluso - è che questo non rimanga un fatto isolato ma che si cambi le regole». A oggi sono 1.390 le iscrizioni alla mezza maratona, partecipanti da 28 Paesi, con «in prima linea sicuramente austriaci e ungheresi, ma anche Australia, Giappone, Sud America, Brasile e Stati Uniti»

Contrario alla esclusione anche il sottosegretario alla presidenza con delega allo Sport Giorgetti. «Sbagliato escludere gli atleti africani.
Non è così che si risolvono i problemi. Ma attenzione perché il malessere esploso a Trieste nasconde l'ennesimo sfruttamento, quelli che chiamo gli scafisti dello sport. Aprirò subito un'indagine interna per quanto riguarda le mie competenze. Ascolterò tutte le parti in causa per fare chiarezza». 

Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Aprile 2019, 15:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA