Allarme doping, Donati: "Rischi di bari alto"
di Marco Lobasso
Intanto, prendiamo nota di un dato importante: con il rinvio di un anno delle Olimpiadi di Tokyo, centinaia di squalificati che non avrebbero potuto partecipare ai Giochi, nel 2021 lo potranno fare. Tutto lecito e giusto, ci mancherebbe, ma il numero è alto, altissimo. E fa riflettere. Un colpo di fortuna, soprattutto nell’atletica (come censito dal sito Atletica Live) dove spiccano nomi importanti come la medaglia d’argento olimpica (poi revocata) sui 1500 donne, Gamze Bulut, turca o il campione del mondo under 20, il marocchino Yassine Bensghir.
Quando tutto tornerà alla normalità, la Wada ha promesso «controlli mirati» per colmare il gap; gli esperti si dicono sicuri che vale sempre la regola del passaporto biologico: con valori sfalsati dopo 6 mesi ci sarebbe sicuramente qualcosa che non va. Speriamo bene.
E’ preoccupato il professor Sandro Donati, allenatore di atletica e maestro dello sport, da sempre impegnato nella lotta al doping nello sport: «C’è il rischio enorme, quasi una certezza, che le pratiche dopanti aumentino in questo periodo. Già gli atleti puliti sono in difficoltà rispetto a chi bara, figurarsi dopo queste settimane senza allenamenti». Come fare, quindi? «Bisognerà essere pronti con i sistemi antidoping fin da subito, scoraggiare chi gioca sporco. Purtroppo le date dei grandi eventi che si allungano non aiutano».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 07:20
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