Flavio Montrucchio su Real Time: «Sono al mio Primo Appuntamento, ecco come trovo l'anima gemella»

Flavio Montrucchio su Real Time: «Sono al mio Primo Appuntamento, ecco come trovo l'anima gemella»

di Donatella Aragozzini
Bello, bravo e poliedrico. In 18 anni di carriera, cominciata un po' per caso, Flavio Montrucchio ha recitato in film, fiction e grandi musical a teatro, ha partecipato a varietà e ha condotto, in coppia, alcuni programmi tv in Rai e su Sky. E ora, finalmente, debutta come solista alla conduzione di Primo appuntamento, che torna oggi alle 21.10 su Real Time.

Il programma è giunto alla terza edizione: ci saranno novità?

«È un format straniero che ha dei paletti rigidi, ci tengono alla veridicità e quindi la vera novità è il cambio di conduzione. Anche se io mi definisco più un “conducente”, perché conduco i telespettatori, in punta di piedi e senza mai essere di troppo, a spiare quello che avviene ai tavoli.»

I protagonisti sono davvero alla ricerca dell'anima gemella?

«Sì, alcuni arrivano addirittura da agenzie matrimoniali. Abbiamo dai ventenni agli ottantenni, di qualunque orientamento sessuale e religioso. Ci sarà anche una ragazza che è già venuta nelle altre edizioni e non ha mai trovato la persona giusta: per lei abbiamo organizzato una serata speciale, visto che gli appuntamenti classici non hanno funzionato.»

Per lei questo è un “primo appuntamento” con la grande famiglia Discovery: ce ne saranno altri in futuro?

«Lo spero! Sono molto contento, mi sento molto vicino a questa rete, la trovo fresca, sperimentale, moderna.»

Che genere di programma vorrebbe condurre dopo questo?

«Mi piacerebbe veramente tanto misurarmi con un quiz, per sentire l'emozione dello studio televisivo.»

Qualche tempo fa ha dichiarato di non voler fare più l'attore ma di volersi dedicare a tempo pieno alla conduzione. Come mai?

«In questo momento mi sento più Flavio, più propenso all'intrattenimento, ai toni leggeri, e ho accantonato un po' il ruolo di attore, perché mi capitava di interpretare soprattutto commissari e poliziotti. Però non ho messo limiti invalicabili.»

Quindi se le offrissero di fare una commedia...

«Certo, se me ne proponesse una De Sica la farei subito! Lui è un maestro del genere.»

Si vocifera che ci sia il progetto di una sit-com con sua moglie, Alessia Mancini: è vero?

«Per adesso no, bisogna studiarla bene, potrebbe essere un rischio e non vogliamo andare a litigare in tv. Mi piacerebbe fare una sketch-com dove si può vedere il clima di casa, con un punzecchiamento bonario, alla Sandra e Raimondo.»

Tutto è cominciato, nel 2001, con la vittoria al Grande Fratello. Se non ci fosse stata quell'esperienza avrebbe pensato mai di lavorare nello spettacolo?

«Sicuramente no, avevo altri progetti. Poi però il destino ti mette davanti le carte e fai quello che non pensavi avresti fatto. È capitato e poi ci sono stati eventi concatenati, in 18 anni ho avuto la fortuna di fare tante cose, grandi musical, l'attore, l'imitatore, il conduttore... con persone dalle quali ho potuto imparare tanto. Come Virna Lisi, che mi ricorderò per sempre.»
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 09:28
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