Baby 2 al via su Netflix: «Il viaggio nella notte entra nel vivo»

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di Donatella Aragozzini
ROMA - Nuovi personaggi, decisioni difficili e segreti sempre più oscuri. La seconda stagione di Baby, la serie originale Netflix sulla prostituzione minorile prodotta da Fabula Pictures, disponibile da domani in tutti i paesi in cui il servizio è attivo, sarà focalizzata sulle scelte dei giovani protagonisti e sulle relative conseguenze.

I 6 episodi, diretti ancora da Andrea De Sica (affiancato stavolta da Letizia Lamartire), sono stati concepiti non tanto come seguito di quelli usciti un anno fa, piuttosto come lo sviluppo vero e proprio di una vicenda finora appena accennata. «Abbiamo sempre pensato a questa serie come a un racconto lungo – spiega infatti Antonio Le Fosse, uno dei componenti del collettivo di scrittori denominato GRAMS che ha firmato la sceneggiatura – la prima stagione era quasi un prequel in cui abbiamo cominciato a conoscere i personaggi e i loro conflitti, per poi entrare nel vivo nella seconda. Quello che avevamo raccontato come un gioco trasgressivo, ora lo abbiamo approfondito. Ci interessava entrare nel reale, abbiamo fatto ricerche parlando con ragazzi dei Parioli: ad esempio il “puttantour”, che non era mai stato raccontato in una serie, è una cosa tipicamente romana». «Ci siamo rivolti a molte ragazze, anche alcune che fanno le baby squillo – conferma De Sica – qui le ragazze non sono vittime sacrificali né vergini inconsapevoli, ma sono le protagoniste, fanno le loro scelte».

In particolare la storia si concentra su Chiara (Benedetta Porcaroli) e Ludovica (Alice Pagani), la prima in bilico tra la stabilità sentimentale con Damiano (Riccardo Mandolini) e l’attività notturna di prostituta, la seconda sempre più avida e in conflitto con una madre (Isabella Ferrari) che scopre la sua doppia vita ma finge di non sapere. Confermati i vecchi personaggi, tra cui quello interpretato da Claudia Pandolfi «che ha un arco narrativo enorme nonostante lo raccontiamo in poche immagini», mentre tra le new entry troviamo Thomas Trabacchi e Max Tortora. Dopo l’esordio con il film I figli della notte, con Baby il regista, figlio di Manuel De Sica e dunque nipote del grande Vittorio, racconta di essersi finalmente «sentito emancipato dalla mia famiglia, perché parlo di temi molto diversi sia da Vittorio che da Christian, insomma, sto facendo la mia strada».
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 09:44
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