Woody Allen debuttante alla Scala, firma la regia di "Gianni Schicchi"

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MILANO - Alla conferenza stampa è accolto da un applauso dei giornalisti, cresciuti con i suoi film.
Woody Allen, regista ironico e raffinato, tanto amato dall'Europa, guardato a volte con sospetto negli Stati Uniti (e con un film bloccato per un anno dopo le polemiche per il Metoo#) a 83 anni debutta al Teatro alla Scala di Milano. L'autore di Crimini e misfatti e Io e Annie dal 6 luglio firma la regia dell'opera lirica Gianni Schicchi di Giacomo Puccini con gli allievi dell'Accademia della Scala, realizzato con alcuni grandi nomi, come il direttore Adam Fischer e il baritono Ambrogio Maestri; l'opera è in dittico con Prima la musica poi le parole di Antonio Salieri per la regia di Grisha Asagaroff.

In realtà non è una nuova regia, ma la ripresa dello spettacolo che Allen firmò alla Los Angeles Opera nel 2008 su insistenza di Placido Domingo e che da allora è stato più volte ripreso, incluso a Spoleto. Questa volta però viene realizzato in quello che Allen paragona al «palazzo di Cenerentola». «Una cosa da favola, da sogno, il più grande teatro d'opera al mondo, il traguardo più ambito al quale arrivare, dice.
Gianni Schicchi, d'altronde, è l'opera giusta per lui: breve e divertente. Per fare un'altra regia dovrebbe trovare «un'opera altrettanto adatta alle sue corde». Inizialmente, ironizza, aveva pensato di ambientare l'opera in un mondo di topi o fare diventare i personaggi cibi bio poi ha optato per uno stile da film neorealista italiano anni 50. Dopo la prima di sabato a cui assisterà, Allen volerà a San Sebastian per le riprese del suo nuovo film.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Luglio 2019, 09:04
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