RomaEuropa Festival apre con Lia Rodrigues e Akram Khan: la realtà in scena

RomaEuropa Festival apre con Lia Rodrigues e Akram Khan: la realtà in scena

di Stefania Cigarini
Entrambi dichiarano di fare arte e non politica. Però Lia Rodrigues, danzatrice e coreografa brasiliana che aprirà il 34esimo RomaEuropa festival - oggi 17 settembre - con lo spettacolo Furia, da anni ha trasferito il suo laboratorio creativo nella favela Maré, tra le più affollate e pericolose di Rio de Janeiro. Consapevole che il suo operato, lì, può dare ispirazione: «Gli artisti non possono cambiare il mondo, dovrebbero farlo i politici, ma gli artisti possiedono quella sensibilità che può aiutare a raggiungere una visione nel mondo nuova. E migliore». 

Neppure Akram Khan, coreografo e danzatore anglo-bengalese, vuole immischiarsi con il potere, ma è chiaro per lui che la danza “il movimento è un atto politico di per sé” e porta in scena Xenos, in prima italiana, al teatro Argentina. È la storia dei soldati indiani che combatterono per l’Impero britannico durante la Prima Guerra Mondiale: «Racconto la storia di chi è rimasto nell’ombra, non la Storia raccontata dai vincitori, bianchi».

La complessità convulsa del nostro mondo si riflette tutta in questa edizione di RomaEuropa - Landscapes, Paesaggi il Leitmotiv - da oggi al 24 novembre: 22 palcoscenici, 377 artisti da 27 Paesi, 126 tra spettacoli di teatro, danza, musica, eventi digitali, performance e una sezione dedicata ai bambini. 

DANZA Tra gli eventi, il ritorno di William Forsythe a Roma, dopo 25 anni, con lo spettacolo A quiet evening of dance, panoramica del funzionamento del balletto e della mente del coreografo (teatro Olimpico 30 e 31/10). Un altro maestro della danza, Merce Cunningham, rivive grazie al riallestimento curato dalla sua ex danzatrice Jeannie Steele per la Rambert Company con le musiche live di Philip Selway (Radiohead) e i dipinti di Gerard Richter (Parco della Musica 17/11).

TEATRO Lo svizzero Milo Rau porta in prima nazionale Orestes in Mosul, trasposizione della tragedia eschilea in Iraq e nel contesto della guerra contro l’Is per riflettere sui temi della vendetta, della giustizia e del perdono teatro Argentina 23-25/09). Sonia Bergamasco porta in scena Ritorno a Reims, il testo teatrale di Thomas Ostermeier ispirato all’omonimo besteseller del sociologo Didier Eribon (Parco della Musica 20-23/11). 

MUSICA Una line up infinita che comprende nomi come Alsarah and the Nubatones, J.P Bimeni con i The Black Belts, la capoverdiana Mayra Andrade, il pianista Lubomyr Melnyk, Andrea Liberovici con lo Shallfeld Ensemble ed Helga Davis, Craig Leon.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Settembre 2019, 08:41
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