Marisa Laurito, una donna in fuga

Marisa Laurito, una donna in fuga

di Giancarlo Leone
Due donne in fuga, una è Marisa Laurito, l'altra è Fioretta Mari, insieme nella pièce ispirata a Le fuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthron, con l'adattamento di Mario Scaletta e la regia di Nicasio Anzelmo.
Conosceva l'opera originale?
«Avevo sentito parlare anni fa dellal versione italiana, poi è stata una vera coincidenza, quando me l'hanno proposta io già pensavo di farla».
Da cosa fuggono queste due donne?
«Io, Margot in scena, da una vita matrimoniale noiosa, penso che la fuga possa essere utile per riconquistare la propria famiglia, ma non sarà così. Fioretta, che interpreta Claude, fugge dalla casa di riposo in cui il figlio l'ha parcheggiata. Queste due donne s'incontrano ... e il resto lo vedete sul palcoscenico».
Il messaggio?
«Nella vita si può sempre ricominciare, a qualsiasi età. È importante rimettersi in pista, anche se può spaventare. Mai restare impantanati in situazioni scomode».
Il momento top?
«Quando le due donne si trovano in prigione, non vi dico perché, ma lì il rapporto si consolida, capiscono di aver imparato l'una dall'altra moltissimo».
È reduce dal successo teatrale di Così parlò Bellavista.
«Mi ha emozionato interpretare il ruolo che fu di Isa Danieli nel film. Lontano dalla mia verve, ma interessante per questo. E poi è stato bello fare questo omaggio al mio amico Luciano De Crescenzo, autore del testo».
L'ha vista in scena?
«Sì, si è emozionato tantissimo».
Ha iniziato con Eduardo De Filippo.
«Sì la mia carriera è iniziata in un modo meraviglioso, Eduardo mi ha insegnato la professionalità, i tempi, il come stare in teatro, la disciplina, il rispetto. Osservandolo recitare ho imparato moltissimo».
Progetti?
«Sempre e ancora teatro. L'anno prossimo riprenderemo Bellavista, poi porterò in scena Persone naturali e strafottenti, uno dei testi più conosciuti di Giuseppe Patroni Griffi.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2019, 09:51
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