Springsteen, un diario a tinte western: «Tredici canzoni ispirate dal pop della Californa»

Springsteen, un diario a tinte western: «Tredici canzoni ispirate dal pop della Californa»

di Luca Uccello
MILANO - Uscirà il prossimo 14 giugno Western Stars, l'album numero diciannove di Bruce Springsteen. Un album pieno di America, di viaggi, racconti e libertà. Tredici canzoni non per forza tutte uguali, con un marchio di fabbrica meno rock del solito, che prende ispirazione dai dischi pop della California del Sud tra la fine degli anni 60 e l'inizio dei 70. Un album vero, scritto interamente dallo stesso Boss, vissuto in prima persona e registrato principalmente nello studio di casa Springsteen in New Jersey. «Questo lavoro è un ritorno alle mie registrazioni da solista, con canzoni ispirate a una serie di personaggi e con arrangiamenti orchestrali», racconta il Boss, «è come uno scrigno ricco di gioielli».

L'album è stato anticipato dalla pubblicazione di alcune foto sui profili social dell'artista che riproducevano panorami western e dal singolo Hello Sunshine, dove Springsteen ci ha fatto ascoltare il suo lato più malinconico nonostante il titolo solare. La scoperta del suo nuovo album prosegue in radio con un altro singolo: There Goes My Miracle. Un'altra poesia che racchiude un po' di nostalgia, «un amore che dà, che amore si prende».

Nelle canzoni, Bruce torna a raccontare a modo suo il suo splendido paese. «Le tredici tracce di Western Stars comprendono una vasta gamma di temi americani, di autostrade e spazi desertici, di isolamento e comunità». Un album diverso da quelli a cui ha abituato i suoi fan che lo ascoltano e venerano da più di 40 anni. Una nuova scommessa - che arriva a ben cinque anni dall'ultimo lavoro di inediti, High Hopes - ma non l'ultima. Il Boss infatti ha già annunciato che in autunno registrerà un nuovo album. Lo farà con la sua E-Street Band. Poi ci sarà il tour, il suo ritorno a Roma (l'ultima volta il 6 luglio 2016 al Circo Massimo), nella città che ama di più.

Come nei suoi due album precedenti, Ron Aniello si è occupato della produzione, oltre a suonare basso, tastiera e altri strumenti. Oltre 20 i musicisti accreditati sull'album, tra cui il tastierista originale della E Street Band, David Sancious, il violinista Soozie Tyrell e l'organista Charlie Giordano, tutti componenti dell'attuale line-up del gruppo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Maggio 2019, 10:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA