Sandro Petrone, l'ex inviato di guerra presenta l’album “Solo Fumo”

Sandro Petrone, l'ex inviato di guerra presenta l’album “Solo Fumo”
Un inviato di guerra rientrato alla base: uno studio di registrazione. Un giornalista che lascia il mestiere per tornare alla musica (e per altre ragioni che girano intorno alla Vita). Un flash- back concreto verso le radici che hanno permesso a Sandro Petrone, inviato storico RAI e conduttore del TG2, di continuare a raccontare, ma in altri termini e con rinnovata passione, le storie del mondo, le storie dell’esistenza.

SOLO FUMO è un progetto che negli anni Settanta sarebbe stato definito un concept album. Album che gira attorno a un’unica storia, quella drammatica e sentimentale di Sandro inviato – che si serve della musica anche come terapia per sconfiggere il suo male (un tumore con cui combatte da qualche anno) – e di Sandro cantautore, come in gioventù, che dopo quarant’anni in giro per il mondo, lascia il giornalismo per tornare a respirare e commentare “quadri di vita”. Nove canzoni nelle quali il Destino, la Missione, l’Illusione, la Casa, i Figli, la Scomparsa, la Trascendenza, l’Amore e gli Altri, sono i temi da cui si diramano decine di storie nelle cinquanta pagine di testi e immagini che accompagnano questo delicato progetto e che si moltiplicano, giorno dopo giorno, nello spazio del suo web (www.sandropetrone.it) e in quello fisico degli incontri personali. Il decimo quadro di vita è una ghost track dedicata al dramma ambientale e sociale di Taranto.

“Se parti dalla musica e arrivi al giornalismo per raccontare te e il mondo, e poi dal giornalismo torni alla musica per raccontare te e il mondo, vuol dire che qualcosa non va nel giornalismo”, è il percorso seguito da Sandro Petrone che negli anni ’70 bazzicava da cantautore nel giro della Vesus-wave, l’onda musicale dei suoi amici Bennato, Daniele, Gragnaniello, Cercola. E quando lasciò Napoli e la musica per fare l’inviato, la musica rimase con lui come compagna interiore. SOLO FUMO è come un ponte lanciato fra la dimensione umana e di ricerca del “nuovo” negli anni Settanta e il ritorno oggi a quei fatti di vita troppo spesso persi nell’alienazione del virtuale durante questi decenni. Perciò è un album molto fisico, da leggere e sfogliare, seguire nei percorsi e nelle storie.

Nella presentazione a Milano, lunedì 22 ottobre alle 18.30, la formula è quella del music-talk. Nel grande spazio de laFeltrinelli di Piazza Piemonte 2 a Milano, in dialogo con il giornalista Gianni De Berardinis e con la scrittrice Ilaria Guidantoni, e suonando dal vivo, Sandro Petrone racconta il doppio legame tra la vita da inviato all’estero e quella da cantautore, il percorso di fuga e di rientro in Italia, tra il ’68 e oggi, con la riscoperta degli straordinari valori umani e degli inguaribili difetti del nostro Paese. Ritorno anche a una dimensione umana che superi la sbornia di due decenni tra globalizzazione e rapporti virtuali su Internet.



Ad accompagnarlo alcuni dei musicisti che hanno partecipato al lavoro, come il percussionista Tony Cercola, compagno di strada di sempre, e il liutaio e regista Marco Vignuzzi, che ha collaborato anche alla produzione artistica dell’album. E poi, i tanti amici artisti come Tullio De Piscopo, Franco Mussida, Davide Van de Sfroos, Patrizia Laquidara, Sergio Sgrilli.

Ingresso libero, per info laFeltrinelli: tel. 199151173

Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Ottobre 2018, 15:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA