PFM e De André: «Cantiamo Faber 40 anni dopo e insieme. È un sogno»
di Francesca Binfarè
Che ricordi avete?
Franz Di Cioccio: «La felicità di allora e Cristiano che veniva a toccare la mia batteria. Facciamo questa festa all’Arena perché le cose belle si dimenticano in fretta».
Cristiano De André: «Facevo di tutto per far andare fuori tempo Franz».
Quali canzoni proporrete all’Arena?
De André: «Non abbiamo ancora una scaletta, ma Il pescatore ci sarà. Inizierò io con Storia di un impiegato, poi toccherà a loro, infine saremo insieme per una lunga parte conclusiva. Suonare insieme è un mio sogno, quaranta anni fa avrei voluto essere con la PFM al posto di mio padre».
Di Cioccio: «Abbiamo due o tre assi nella manica e sappiamo che Fabrizio sarà sul palco con noi, gli zii di Cristiano».
Cosa provate quando cantate le canzoni di Fabrizio?
De André: Non c’è malinconia, solo la voglia di omaggiarlo e portare la sua musica alle nuove generazioni, a chi non ascolta abitualmente la canzone autore.
Avete pensato ai giovani che verranno a vedervi?
De André: «I ragazzi che scoprono la poesia di mio padre - un appiglio nel buio esistenziale -difficilmente la abbandonano, e questo è un altro mio sogno che si avvera».
Patrick Djivas: «Fabrizio è come un’autostrada americana, che tutti possono percorre a qualsiasi età e in qualunque condizione».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 08:18
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