Napoli, le luminarie con i versi di Pino Daniele al Rione Sanità. Come a Bologna con Lucio Dalla
di Claudio Fabretti
A Bologna, invece, «sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno». Almeno dopo che i versi di L’anno che verrà hanno illuminato via D’Azeglio, la strada del centro dove Lucio Dalla ha vissuto fino alla morte, nel 2012. Un’intuizione felice dei commercianti della zona in occasione dell’ultimo Natale, che aveva riscosso un tale successo da diventare virale sui social network e restare a lungo attiva anche a feste finite. Poi, le luminarie sono state bandite a un’asta benefica: «Caro amico ti scrivo», il verso più ambito, è stato venduto subito per 10mila euro. Poi sono piovute offerte per tutte le altre strofe per un incasso totale di oltre 236mila devoluti al Policlinico Sant’Orsola.
E Roma e Milano? Per ora restano al buio, ma presto potrebbero accendersi anche loro. I cantautori in lizza non mancano. Da Venditti a De Gregori, da Baglioni al trio Fabi-Silvestri-Gazzè sotto il Cuppolone; da Vecchioni a Gaber, da Jannacci a Finardi all’ombra del Duomo. Perché in fondo, come teorizzava Ron, hai sempre davanti «un altro viaggio e una città per cantare».
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IL CONTEST
Bologna omaggia Lucio Dalla, Napoli ricorda Pino Daniele. E che cosa faranno Roma e Milano? Abbiamo deciso di rivolgerci ai lettori delle nostre due città per chiedere quale canzone e quale via vorrebbero vedere illuminate. Basta scrivere all’indirizzo unacittapercantare@leggo.it e inviare i propri suggerimenti, alla fine sul sito Leggo.it riporteremo le scelte più gettonate.
E chissà che le amministrazioni di Roma e Milano, magari con la collaborazione dei negozianti e dei comitati di quartiere, non decidano di dar vita ad altre iniziative analoghe. Del resto, il materiale non basta: le scene romana e milanese rappresentano da sempre due cardini della canzone d’autore made in Italy.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 05:20
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