Fedez, Paranoia Airlines: «Canto le mie paranoie contro le paure»

Fedez, Paranoia Airlines: «Canto le mie paranoie contro le paure»

di Massimiliano Leva
Vale tutto nella vita. Valgono anche paure e angosce. Anche quando la vita è quella di uno dei rapper più famosi come Fedez. «In questi ultimi tre anni non mi sono fermato un momento. Avevo l'esigenza di uscire con un nuovo disco. Avevo tantissimi pezzi, la libertà di scrivere un album senza pensare alle classifiche e ho voluto fare un cd che mi facesse stare bene».
L'album in questione, il quinto per Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, si intitola Paranoia Airlines, in uscita venerdì, presentato ieri all'aeroporto Milano Linate, simulando la partenza per un volo immaginario sulle canzoni del disco. Sedici brani inediti con duetti e confessioni tra note: canzoni cupe, introspettive, come le descrive lo stesso Fedez.

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Una vita fatta di paure vale anche per un musicista famoso e di successo come lei?
«Perché no? Di paranoie ne ho sempre avute tante, dal volare alla paura di morire a quella di non essere all'altezza».
Cantarle e descriverle in un disco è stato facile?
«Era arrivato il momento giusto. È stata un'esigenza spontanea, come quella di fare un disco da solo. Ho lavorato tantissimo. È stato qualcosa di molto introspettivo. Ma quando ho finito mi sono sentito più consapevole di tutte le mie ansie».
La nascita di suo figlio e il suo matrimonio con Chiara Ferragni, quanto l'hanno aiutata?
«Di loro ho bisogno per andare avanti. Chiara sa godersi molto meglio i momenti di ogni giorno. In Prima di ogni cosa, la prima traccia del disco, parlo proprio delle responsabilità di essere padre, che mi hanno permesso di crescere».
Ha mai sofferto dell'esposizione mediatica che il suo lavoro la porta a vivere?
«Mi ha dato molto fastidio tutto quanto è stato detto a proposito della festa per il mio compleanno (lo scorso ottobre, quando Chiara Ferragni organizzò un party a sorpresa in un supermercato milanese, ndr) e di tutte le cose che sono state scritte. Forse un giorno cercherò di avere meno esposizione e non parlo solo di social. Magari spingerò di più sulla mia attività come imprenditore».
Andrebbe a Sanremo?
«Ci andrei anche, ma me la farei sotto. Solo l'idea di trovarmi su quel palcoscenico mi mette paura. Ho il terrore di cantare in televisione, forse perché è così diverso da un concerto. Ci sono stato quando ho accompagnato Lorenzo Fragola. Non è il festival che non va bene, sono io che so che lo vivrei davvero male».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Gennaio 2019, 09:08
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