Romanzo Criminale, da Trastevere a Monteverde: tutte le location del film di Placido

Romanzo Criminale, da Trastevere a Monteverde: tutte le location del film di Placido

di Michela Poi
Roma, fine anni Sessanta. Quattro ragazzi si divertono a compiere bravate in periferia: rubano una macchina, investono un agente, scappano nel loro rifugio segreto. Si chiamano Dandi, Freddo, Libano e Grana. E sono la futura Banda della Magliana. Nel racconto di Michele Placido la storia c’entra poco: il terrorismo, la mafia, le stragi restano quasi a margine del racconto, che è dichiaratamente una ricostruzione fantasiosa della realtà. Il regista sceglie di valorizzare l’aspetto umano dei protagonisti - aiutato dalla bravura di attori superlativi come Favino, Santamaria, Germano, Accorsi e Rossi Stuart – e il rapporto fraterno che si instaura tra loro. Il film è stato aspramente criticato proprio per questo: le sfaccettature umane dei personaggi li rendono talmente vicini allo spettatore da trasformarli in “eroi”, rischiando fenomeni di emulazione. Sullo sfondo, la storia italiana anni Settanta-Ottanta: dal rapimento di Aldo Moro alla strage nella stazione di Bologna. La pellicola, girata tra Magliana, Garbatella, Trastevere e Monteverde, si è aggiudicata ben 8 David di Donatello e cinque Nastri D’Argento. Al film è seguita la serie tv nel 2008. 

PORTO FLUVIALE 
«Te ce dovevano mette a te ner quadro de Caravaggio ar posto della Madonna»


Il Freddo (Rossi Stuart) - nella realtà Maurizio Abbatino, detto Crispino - si innamora di Roberta, la sua “Madonna”, unica possibilità di redenzione e salvezza. L’appartamento dove i due si incontrano è in via Giuseppe Acerbi, a Ostiense. 

TRINITA' DEI MONTI 
«Na vorta che sei arivato in cima poi solo scenne!»

Il Terribile è ispirato alla figura di Franco Nicolini, detto Franchino er criminale, boss di Centocelle. Traffica droga per la Banda della Magliana, ma per una soffiata al commissario Scialoja (Accorsi) finisce accoltellato dal Libanese e dal Freddo sulla scalinata di Trinità dei Monti, piazza di Spagna.

MONTEVERDE
«Io gli uomini li faccio sognare, non li faccio morire tra quattro mura!»

Bella, sensuale e cinica. Patrizia (Mouglalis) è la prostituta di cui sono innamorati sia il commissario Scialoja che il Dandi (Claudio Santamaria, nella realtà Enrico De Pedis). Il sogno erotico di mezza Roma, la donna che il Dandi vorrebbe avere solo per sé. Il bordello dove Patrizia incontra i clienti è Villino Cirini, in Via Ugo Bassi, quartiere Monteverde/Gianicolo (alle spalle di Villa Sciarra). 

TRASTEVERE
«Da che mondo è mondo, i debiti li pagano tutti!» «L’imperatori, no!»


La scena della morte del Libanese (Pierfrancesco Favino, nella realtà Franco Giuseppucci detto Er Fornaretto) è una delle più crude e intense di tutto il film: pugnalato da Gemito crolla a terra in piazza Santa Maria in Trastevere. 

OSTIA
«Da grande me vojo chiamà Libano, come sto spino..perché er sogno mio è quello de fumà sempre pè nun vedè lo schifo che c’ho intorno.»

Quattro ragazzini: Dandi, Libano, Freddo e Grana (interpretato da Brenno, figlio di Placido) e il loro rifugio segreto dove rintanarsi per immaginare il futuro. Qui, in una roulotte sulle dune di Capocotta, nasce la futura Banda della Magliana.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Novembre 2019, 15:27
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