Ricchi di fantasia, la commedia con Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli: la trama, il cast, le foto

Ricchi di fantasia, la commedia con Castellitto e Ferilli in cui anche sognare può costare caro. La trama che stupisce

di Paolo Travisi
Nell’Italia della crisi, anche il divorzio per migrare verso il nuovo amore, è un lusso per ricchi. Parte da questo spunto sociale, Ricchi di fantasia, commedia di Francesco Miccichè, che vede protagonisti Sergio Castellitto e Sabrina Ferrilli, circondati da una coralità di attori, tra cui Matilde Gioli, Paolo Calabresi ed Antonio Catania.

RICCHI DI FANTASIA LA TRAMA

Castellitto lavora in un cantiere, senza certezza del domani, pochi soldi, figli e mamma da mantenere, non più innamorato della propria consorte, ma di Sabrina Ferrilli, cameriera nel ristorante del compagno, con cui rimane legata solo per motivazioni economiche. Il suo vero amore è Sergio. Uno scherzo del destino, anzi dei colleghi del cantiere, lo porta a credere di aver vinto una valanga di milioni alla lotteria nazionale. Entrambi, Sergio e Sabrina (si chiamano così i personaggi) danno uno schiaffo alle loro vite, senza sapere che di soldi non ce ne sono. “Ci siamo rifatti al cinema che si faceva nel neorealismo e poi nella commedia all’italiana, perché volevamo ancorarci alla realtà. Gli italiani stanno vivendo non solo una crisi economica, ma sociale ed individuale” ha sottolineato il regista di Ricchi di Fantasia.

RICCHI DI FANTASIA IL CAST

Ferrilli e Castellitto, tra gli attori più popolari del nostro cinema, sono per la prima volta insieme in un film. “I nostri personaggi sono due falliti che, con la bugia e menzogna, armi che noi italiani maneggiamo bene, cercano di farcela. Li chiamerei due fake character, due persone finte, ma in realtà molto autentiche” ha precisato Castellitto “noi italiani siamo sempre sopra le righe, non siamo un popolo borghese”.
Il sogno di una vincita, per resettare la vita e sparire, appartiene a tutti" ha aggiunto Ferrilli "soprattutto come nel caso dei personaggi del film che hanno sperato in una vita diversa da quella che hanno potuto fare. Non c’è avidità di potere, ma sempre il sogno”.

Paolo Calabresi, nel film, è l’amico di Sergio, collega di cantiere, disilluso dalla vita e dalla possibilità di un cambiamento positivo “c’è una malinconia di fondo in tutto il film, come il mio personaggio Nando, consapevole che nella vita non c'è sempre un lieto fine, come forse pensano anche gli italiani. Siamo in un paese che ha sempre fatto finta di essere più ricco di quello che è, imitando le altre nazioni”. 





 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Settembre 2018, 18:20
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