Malek è Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody: «Svelo il suo lato umano»

Malek è Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody: «Svelo il suo lato umano»

di Michela Greco
ROMA - Dieci anni di gestazione, un regista (Bryan Singer) sostituito in corso di lavorazione da un altro (Dexter Fletcher) e un'attesa sempre più carica di aspettative. Bohemian Rhapsody, il film sulla vita personale e artistica di Freddie Mercury a partire dal suo incontro con i Queen arriverà nelle sale italiane il 29 novembre, ma intanto ieri il protagonista Rami Malek e Gwilym Lee, interprete del chitarrista Brian May, sono venuti a presentarlo a Roma. "È stato estremamente difficile mettermi nei panni di Freddie Mercury - ammette subito Malek, reso famoso da Mr. Robot - Un uomo con una natura mitologica, un artista che ha significato tantissimo per tutti. Non era solo un'icona musicale, era vicino all'essere un dio: potete immaginare quanto sia stata dura per me. L'unico modo per onorare la sua eredità era immergersi in lui: ho preso lezioni di canto e di pianoforte per un anno e mezzo. Ho lavorato con un coreografo e con un coach per riprodurre i suoi movimenti e il suo accento". "Non ci era richiesto di suonare perfettamente - aggiunge il suo collega Lee - ma di farlo come se non avessimo fatto altro nella vita, senza alcuno sforzo. Di solito io, quando mi avvicino a un personaggio, parto da dentro: dalle emozioni, dall'interiorità. Stavolta ho dovuto fare il processo inverso e partire dall'aspetto. Quando il vero Brian May, il primo giorno di set, mi ha visto per la prima volta truccato e vestito come se fossi una versione di lui da giovane, è rimasto in silenzio per qualche minuto. Poi mi ha sistemato i riccioli".
Oltre a Freddie Mercury - e i Queen - che tutti noi hanno conosciuto sotto i riflettori e in preda all'adrenalina da palco (fondamentale, nel film, la loro performance al Live Aid) Bohemian Rhapsody mostra anche il lato più intimo della star e della sua band: "Il lato audace e impertinente di Mercury era sotto gli occhi di tutti - ha spiegato Malek - pochi invece sanno della sua fidanzata Mary, o che il suo vero nome fosse Farouk. Io ho messo da parte la rockstar e cercato l'essere umano. L'ho trovato nella sua storia personale, nel suo essere un emigrato (da Zanzibar, Ndr) in cerca del suo posto nel mondo e un uomo in cerca di un'identità sessuale. Mentre giravamo continuavo a chiedermi come Freddie avrebbe affrontato le situazioni che ricreavamo e non mi fermavo finché la scena non mi sembrava perfetta. Ho dato ogni grammo di me per questo progetto".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Settembre 2018, 07:10
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