Nancy Brilli risponde su Leggo: «Il testamento del poligamo»

Nancy Brilli risponde su Leggo: «Il testamento del poligamo»

di Nancy Brilli
Lucilla ha avuto un marito poligamo. Se n'è accorta da poco, dice. Da quando ha letto il di lui testamento autografo, in cui venivano messi tutti al corrente che era sposato due volte, contemporaneamente, dico, e aveva avuto due figli, uno cadauna, e che per non confondersi aveva comprato due case addirittura nello stesso quartiere. Lucilla mi racconta che ha trovato documenti e fatture di tutto doppio: le vacanze, le scuole, le lavatrici, perché, per non confondersi, se in una casa si rompeva una cosa, la comprava subito, stessa marca, stesso negozio, anche per l'altra famiglia. Io mi domando che vita assurdamente difficile deve aver fatto, in un continuo sbattimento di bugie, regali, compleanni chiamava tutti amore. Forse era pure vero, che li amava, ma di certo non amava se stesso. Però mi chiedo: chi era questo? Un genio dell'organizzazione, uno scienziato dell'esattezza e dell'incastro, uno strano caso di coraggioso cagasotto, un ossimoro umano, un poromo. Comunque Lucilla, se non te ne eri mai accorta, vuol dire che nulla ti ha fatto mancare, in alcun senso, e tuo figlio si ritrova pure un fratello. Se il vostro lui ce l'ha fatta, in quella follia frenetica che dev'esser stata la sua esistenza, passato il trauma ce la potete fare pure voi. Io ve lo dico, ci sono più pazzi di quanto credessidavvero: non mi stupisco più di niente.
(brillisevuoi@leggo.it)
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 10:32
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