“Tutti lo sanno”, se la Cruz e Bardem finiscono in una soap
di Boris Sollazzo
Regista raffinatissimo e capace di una scrittura visiva e narrativa tesa e affilata, degno erede del cinema iraniano straordinario di Kiarostami e della sua generazione, è un autore che è riuscito a raccontare meglio di tutti, con autentici thriller dell'anima, il suo paese ma anche le nostre contraddizioni. Ecco perché “Tutti lo sanno” è attesissimo: Farhadi fa la sua seconda sortita all'estero dopo Il passato - ma la Francia ha un'affinità elettiva con Teheran e dintorni, e viceversa - e ora va in Spagna con la coppa più amata del cinema, Penelope Cruz e Javier Bardem. Due amatissimi da jet set e pubblico, anche se da quando stanno insieme fanno solo film imbarazzanti, soprattutto quando decidono di ritirare insieme.
Tutti lo sanno che certi registi, fuori dal loro recinto, precipitano. Non conosce la Spagna Farhadi, quell'anima che unisce passione e cattolicesimo, dolore disperato e gioia sgangherata, quello che Almodovar e Bigas Luna hanno saputo raccontarci nel post-Franco. E così nella storia di Laura (Penelope Cruz) e Paco (Javier Bardem), nel loro amore negato e nel rapimento di una giovane ragazza che li riunisce, troviamo la telenovela. La scrittura è banale e ridondante al limite del grottesco, i due divi gigioneggiano oltre il consentito, la messa in scena ha la patinata sciatteria della sua fotografia. E tu a un certo punto sospetti di essere su Rete4 a vedere la soap Il segreto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Novembre 2018, 08:52
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