Amanda Sandrelli a Leggo con il cast di 'Boomerang': oggi la prima alla Sala Umberto

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di Alfio Cialdella
Ha intinto per bene la penna nel veleno, Angelo Longoni. Il nuovo testo del drammaturgo e regista milanese, Boomerang, che oggi debutta in prima nazionale alla Sala Umberto, è una tremenda e divertente discesa agli inferi con colpi di scena della famiglia. Una famiglia in cui nessuno si salva quanto a cattivi sentimenti. E quella famiglia è una metafora di un Paese cattivo e disonesto, a partire dalle famiglie. A raccontarci questo noir relazionale, un quartetto di attori esperti e simpatici che sono stati coinvolti dalla dose di veleno quotidiano delle notizie del giorno facendo i direttori per un giorno a Leggo.

«Storie di corruzione di un capostipite che lancia, morendo, un’eredità di conseguenze dei suoi atti ai due figli e alle loro famiglie: come un boomerang. Un virus di cinismo che contagia tutto intorno alla stessa famiglia riunita attorno al morto. Devo stare attenta a non spoilerare, si dice così, no?», scherza Amanda Sandrelli che è la vedova. C’è poi Giorgio Borghetti, un figlio “leggero”. «Un fondo di buoni sentimenti è difficile scorgerlo anche in lui: una parte di riscatto, alla fine la si può trovare» , ci dice l’attore romano durante la diretta Facebook.

Eleonora Ivone ha vist nascere in casa questo testo di Longoni, suo marito nella vita: «Beh, - scherza - ho anche provato a convincerlo ad essere meno cattivo, è diventato solo un testo più divertente per i colpi di scena che non possiamo rivelare: il risultato dopo 24 anni di amore è quella di aver fatto avvolgere questa storia dall’ironia». Simone Colombari ha nella sua cifra comunicativa il sarcasmo e a Leggo non è da meno. «Diciamo la verità: questa è una brutta storia - sorride -, non ce la fa proprio a essere migliore: in quattro, anche per colpa del boomerang del padre morto, non fanno un anima bella. Un circolo vizioso familiare».

La Sandrelli, durante la riunione di redazione, parla di morale e informazione. «Nella commedia i social non entrano, il telefono sì, moltissimo e c’entra invece la comunicazione: quella che si chiama macchina del fango è funzionale per gruppi di squali come quelli che mettiamo in scena». Si parla di Macron e Brigitte e la Ivone sottolinea: «Sono la coppia del momento, una storia positiva, hanno qualcosa di Kennedy e Jacqueline».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2017, 09:32
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