Scuola, i docenti italiani i meno rispettati dagli studenti. Ecco in quali paesi si lavora di più

Scuola, i docenti italiani i meno rispettati dagli studenti. Ecco in quali paesi si lavora di più
Non sono quelli che, in tutto il mondo, lavorano più ore di tutti. Il loro lavoro, però, non si esaurisce con gli orari delle lezioni e, dato incontrovertibile, col passare degli anni godono sempre di meno rispetto da parte dei loro studenti. I risultati di uno studio globale, condotto dalla Varkey Foundation, mettono in mostra che quella degli insegnanti italiani non è una vita facile.

Scuole al top, la classifica dei migliori licei e professionali a Roma e Milano



I fatti di cronaca, d'altronde, lo dimostrano chiaramente: gli insegnanti italiani sono i meno rispettati, sia dagli studenti che dai genitori. Basti pensare, solo negli ultimi giorni, alla professoressa vittima di un'imboscata degli studenti che l'hanno presa a sediate, o alla maestra che ha ricevuto uno sputo in faccia da una mamma ritardataria. Per calcolare lo status degli insegnanti, la Varkey Foundation, nel suo Global Teacher Status Index, ha tenuto conto non solo della retribuzione, ma anche delle ore di lavoro settimanali e dell'autorità del loro ruolo. Un'autorità sempre più messa in discussione, che colloca l'Italia al terzultimo posto tra i paesi ad economia avanzata che sono stati oggetto di studio.

Secondo il Global Teacher Status Index, infatti, solo gli insegnanti di Israele e Brasile, tra i paesi più avanzati, hanno uno status peggiore di quelli italiani. «Questo dimostra ancora una volta come a uno status basso degli insegnanti corrispondono pessimi risultati da parte degli studenti», sottolineano gli autori dello studio. Tempi duri per gli insegnanti, costretti a precariato, stipendi bassi e anche a rischio aggressione.

Il problema, comunque, non è solo italiano. La Varkey Foundation, come riporta l'Independent, ha anche stilato la classifica delle ore di lavoro settimanali. Sul podio troviamo la Nuova Zelanda, il Cile e Singapore, con il Regno Unito che si posiziona al quarto posto. Gli insegnanti britannici, tra l'altro, a fronte di un alto numero di ore di lavoro, stanno vivendo il dramma dei tagli all'istruzione (e in primis al loro stipendio) da parte del governo conservatore di Theresa May, che nella transizione della Brexit ha introdotto diverse misure di austerity.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Novembre 2018, 12:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA