Scuola, via alle iscrizioni online: uno su due non sa cosa scegliere

Scuola, via alle iscrizioni online: uno su due non sa cosa scegliere

di Lorena Loiacono
Si torna in classe, ma con l'incognita sul futuro: da oggi infatti partono le iscrizioni per l'anno scolastico 2020-2021. E la scelta della nuova scuola non è affatto semplice né scontata.
Il motivo? Ad oggi quasi un ragazzo di terza media su due non ha ancora deciso quale sarà la sua scuola superiore. Un'indecisione che ancora troppo spesso porta pesanti conseguenze sul rendimento scolastico: il primo anno delle superiori, infatti, è quello in cui si boccia di più in assoluto. Le iscrizioni online sono obbligatorie per tutte le classi prime della scuola elementare, media e superiore e per i corsi di istruzione dei Centri di formazione professionale nelle regioni che hanno aderito alla procedura come Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. Per le scuole dell'infanzia invece la procedura rimane cartacea.
Per inoltrare la domanda è necessario ottenere le credenziali registrandosi al sito www.iscrizioni.istruzione.it o tramite l'identità digitale Spid. Per procedere con la scelta della scuola, i circa 1,5 milioni di ragazzi coinvolti e le loro famiglie hanno potuto svolgere nelle scorse settimane corsi di orientamento e open day nelle scuole, per scegliere quella più adatta. Ma non sempre questa pratica funziona: secondo i dati di un sondaggio svolto da skuola.net, infatti, il 44% dei ragazzi di terza media ancora non ha deciso dove iscriversi. E i dubbi più forti riguardano proprio il futuro: il 52% ha paura di non trovare lavoro e il 63% mette in conto di doversi trasferire all'estero per riuscire a realizzarsi.
In base ai dati delle iscrizioni relativi agli ultimi anni scolastici emerge che più di un ragazzo su due, dal 2014 ad oggi, decide di iscriversi in un percorso liceale scartando di fatto la possibilità di studiare per trovare un lavoro subito dopo il diploma. Si tratta di una scelta che non sempre si conferma come la migliore: il primo anno di scuola superiore, infatti, risulta il più pesante dove si registra il minor numero di ragazzi promossi a giugno e fioccano le bocciature. Si tratta probabilmente del risultato di un orientamento non efficace: il primo viene promosso il 70% dei ragazzi contro il 76% del quarto anno e viene bocciato il 10% contro il 4% dei ragazzi più grandi.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Gennaio 2020, 08:34
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