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Sulla maturità «stiamo pensando a possibili soluzioni relative al momento in cui si ritornerà a scuola», ha detto la ministra, secondo cui si dovrà «tenere in considerazione cosa gli studenti hanno fatto in questo periodo di didattica a distanza e cosa non hanno fatto», ha aggiunto rispondendo alla mail di uno studente che diceva che in alcune materie la didattica a distanza nella sua scuola è stata attivata, in altre no.
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«Ci stiamo riflettendo, abbiamo già in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, giusto, in cui non si perda il sapore dell'esame ma devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti degli ultimi mesi. Tuttavia l'esame di Stato riguarda il percorso sviluppato in tutti i 5 anni di studio. Io devo tranquillizzare rispetto a quella parte di programma, da febbraio a giugno, e garantire un esame che sia reale, rispetto alla parte di programma non realizzata. Stessa cosa vale per gli studenti delle medie».
«Stiamo pensando a possibili soluzioni relative al momento in cui si ritornerà a scuola, se si ritornerà chiaramente.
Devo tenere in considerazione cosa gli studenti hanno fatto in questo periodo di didattica a distanza. Ci stiamo riflettendo, abbiamo già in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, lo stanno chiedendo tutti ed giusto che non passi l'esame di Stato 2020 come quello in cui in cui si perda il sapore dell'esame di Stato stesso. Devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti degli ultimi mesi però l'esame di stato riguarda il percorso di 5 anni». Certo «quella parte di programma da febbraio a giugno deve essere reale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 10:20
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