Maturità 2019, le tracce della prima prova
Tomaso Montanari, critico d’arte, professore a Siena e “antifascista sempre” come rivendica spesso, aveva scritto su Twitter poco dopo la morte del regista: «Si può dire che il #maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen».
Anche Fratelli d'Italia, per bocca del deputato Federico Mollicone, capogruppo in commissione Cultura e Istruzione alla Camera, aveva criticato la scelta di Montanari: «L'inserimento nella prova di maturità di quest'anno della traccia di Tomaso Montanari è indecente - ha detto Mollicone - Dietro la maschera rassicurante dello storico dell'arte si cela un esponente politico dell'ultrasinistra: a tutti gli effetti, un grillo-comunista astioso che ha appena pensato bene di oltraggiare il grande maestro Zeffirelli e la giornalista Fallaci insultandone le opere e le figure». «Che bell'esempio per i nostri studenti. Il Ministro Bussetti sceglie la commissione: la rinomini o riveda i criteri di selezione delle tracce. Ci chiediamo se la commissione sia stata nominata col metodo Cancelli», conclude il deputato.Si può dire che il #maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen
— Tomaso Montanari (@tomasomontanari) 16 giugno 2019
LA RISPOSTA DI MONTANARI Alle polemiche e alle richieste di sue dimissioni, lo storico dell'arte ha replicato oggi sul Fatto Quotidiano: «Noto che tutti costoro chiedono a gran voce le mie dimissioni da organismi scientifici di nomina universitaria o ministeriale. Mi spiace deluderli, ma gli articoli 21 e 33 della Costituzione consentono di dire quello che si pensa, e di dare i giudizi artistici e morali che si ritengono opportuni. E uno ha tutto il diritto, e perfino il dovere se insegna, di dire: 'No, non mi piace il presepe' (oh, è una citazione anche questa: prima che mi denuncino all'Inquisizione e mi consegnino al braccio secolare)».
Sul tweet Montanari ha spiegato che «non ci sono offese né insulti.
Sarcasmo, certo. Tipicamente fiorentino anche quello. E più verso i devoti, suoi e della Fallaci che non verso lo scomparso. E non senza un augurio di resurrezione celeste (espresso con una formula fiorentina, anch'essa ironica: ma dolcemente ironica), e con la rassegnata (amen) presa d'atto della glorificazione terrestre».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 18:50
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