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Averne trovati 16 in un colpo solo, tutti diversi fra loro, per Blanchard, «è stato travolgente», anche considerando che la scoperta è avvenuta per caso: «Non stavamo cercando virus giganti - rileva - il nostro obiettivo era isolare batteri direttamente dall'ambiente per capire come le comunità di microrganismi stanno cambiando in risposta al riscaldamento del suolo».
Cioè che rende la scoperta particolarmente interessante, secondo il bioinformatico Frederik Schulzn, del Joint Genome Institute (Jgi) del Dipartimento di Energia degli Usa, è aver trovato i virus nel suolo, perché «la maggior parte dei virus giganti, precedentemente descritti sono stati scoperti nell'acqua». Inoltre, l'eccezionalità del ritrovamento, per Schulzn è nell'aver trovato tutti questi virus solo grattando la superficie: «Se andassimo più in profondità questo numero potrebbe facilmente raddoppiare, triplicare o addirittura quadruplicare».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Novembre 2018, 19:47
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