Sex Dolls, la sessuologa: «Vi spiego perché le bambole sono diverse da prostitute e sex toys»

Sex Dolls, la sessuologa: «Vi spiego perché le bambole sono diverse da prostitute e sex toys»

di Simone Pierini
Le sex dolls sono sbarcate a Torino con LumiDolls, già sold out fino a metà ottobre. La sessuologa Rosamaria Spina è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

LumiDolls Torino, la casa di appuntamenti di bambole in silicone è già sold out​

La prima casa di appuntamenti con sex dolls (per lui e per lei)


 
Sull’apertura della prima casa di appuntamenti con sex dolls in Italia. «Per l’Italia è una novità, ma in altri Paesi europei come Spagna e Germania situazioni di questo tipo sono già consolidate da anni - ha affermato Spina -. E’ un mercato fiorente che ha un suo riscontro. Che cosa spinge un uomo e una donna a fare sesso con una bambola? C’è chi è spinto dalla semplice curiosità, ma ci può essere anche una situazione di disagio psicologico e sessuale, laddove c’è una difficoltà a relazionarsi con un altro essere umano».
 
 

«La prostituta la devi cercare e un minimo di relazione si instaura, bisogna comunque fare delle richieste - spiega - In questo caso richieste non ci sono perché la bambola sta lì a soddisfare passivamente gusti, desideri e fantasie. Poi c’è anche un fatto legato a questioni morali. Ma chi ha difficoltà nel relazionarsi con le persone, molto spesso diventare reticente nel cercare una escort per questioni morali. La differenza con i sex toys è abissale, perché il vibratore rimane sempre un oggetto. Invece il fatto che vi sia la riproduzione di un essere umano, crea l’illusione di un rapporto a tutti gli effetti, permettendo di soddisfare fantasie che con un sex toys non è possibile soddisfare. Via via che la società va avanti - conclude - la categorie delle parafilie va aumentando, perché si aggiungono quelle legate alle nuove tecnologie. Dobbiamo però considerare che parafilia non vuol dire sempre patologia. Non è detto che chi usufruirà di questo servizio abbia necessariamente dei disagi psicologici».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Settembre 2018, 15:55
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