Meningite nel Bergamasco, è allarme. E le squadre di volley non giocano per paura del contagio

Meningite nel Bergamasco, è allarme. E le squadre di volley non giocano per paura del contagio

di Mario Fabbroni
È successo domenica scorsa: due squadre di volley hanno preferito perdere a tavolino la partita di campionato pur di non rischiare di giocare nella zona d'Italia dove - in questo momento - è più alto il rischio di contagio per la meningite. Così a Sarnico, nel Bergamasco, non si è presentato il Cenate Sotto che avrebbe dovuto incontrare il Csi Oratorio Sarnico, mentre nel Campionato provinciale Fipav di prima divisione a dare forfait è stata la squadra Volleymania di Nembro.

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«Circola troppo allarmismo con informazioni sbagliate e nemmeno i sani valori dello sport riescono a sconfiggere questa dilagante psicosi», ha detto il presidente della Polisportiva Carlo Belussi all'Eco di Bergamo, il quotidiano che per primo ha dato la notizia.

Una psicosi alimentata anche da nuovi casi. Proprio ieri infatti c'è stato un sesto caso di sepsi da meningococco sul Basso Sebino bergamasco: si tratta di un uomo di 54 anni, di Predore, marito di Marzia Colosio, la donna di 48 anni morta 10 giorni fa. L'uomo si trova ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e non è in pericolo di vita: «Era stato sottoposto alla profilassi antibiotica precauzionale - spiega l'assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera -, che però non ha sortito completamente l'effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute. Il paziente si trova fortunatamente ora in condizioni non gravi. Le azioni di profilassi per i contatti più stretti sono già state attivate dall'Ats di Bergamo».

Il 54enne è stato colpito dal tipo C del batterio, lo stesso ceppo che ha ucciso sua moglie e, a inizio dicembre, la studentessa diciannovenne Veronica Cadei, di Villongo, e causato la sepsi ad altre due persone, ora fuori pericolo. Il quinto caso, un 16enne anche lui del Basso Sebino, è invece risultato avere il meningococco di tipo B. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Gennaio 2020, 08:23
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