In canoa verso la rinascita, per tornare alla vita dopo una brutta malattia

In canoa verso la rinascita, per tornare alla vita dopo una brutta malattia
In canoa verso la rinascita, per tornare alla vita dopo una brutta malattia. E' questo l'obiettivo della Federazione Italiana Canottaggio che, insieme a Primi Elementi Onlus, promuove il "Progetto Sport2Feel": avviare, attraverso lo sport, un percorso di riabilitazione fisica e mentale. Una possibilità di tornare a muoversi, per tutte quelle persone che hanno, o hanno avuto, malattie importanti e invalidanti come ad esempio malattie oncologiche tra cui i tumori al seno e le patologie cronico-invalidanti o progressive.
IN CANOA, IMMERSI NELLA VITA
Il canottaggio ha dalla sua importantissimi punti di forza: il contatto con la natura, il gesto tecnico armonico, simmetrico e modulabile, lo spirito di squadra e il coordinamento necessario tra gli atleti di un equipaggio e allo stesso tempo un profondo contatto con se stessi, sono tutti elementi che aiutano a ritrovare un benessere generale e un equilibrio con il proprio corpo, con gli altri e con l’ambiente circostante. Un progetto che nasce dal lavoro di equipe di molti specialisti coinvolti come medici, psicologi, allenatori e sportivi, interamente coordinato e sotto la super visione di strutture mediche specialistiche tra cui la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico di Roma, l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, l'Ospedale Cristo Re di Roma e il Centro per la cura del Linfedema di Roma della UOC di Chirurgia Plastica della Fondazione Policlinico Universitario IRCS diretta dalla Prof.ssa Marzia Salgarello.
ABBAGNALE: “LA CANOA HA SALVATO ANCHE ME”
“Lo sport per me è il mezzo ideale per riprendersi dopo una malattia. E' una vera opportunità”: parola di Giuseppe Abbagnale, canottiere italiano e vincitore di due titoli olimpici e sette mondiali nel canottaggio. Abbagnale, oggi presidente della Federazione Italiana Canottaggio, non ha dubbi sulla validità del progetto: “la canoa esprime libertà, forza e coordinazione. Sei immerso nella natura e devi giocare in squadra. Ti dà l'occasione di sentirti integrato. Ti fa sentire bene nel corpo e nello spirito: è un vero antidoto alla depressione. Con me ha fatto miracoli sia sul morale sia dal punto di vista fisico”. In che senso? “Anche gli sportivi hanno problemi di salute, operazioni e interventi. Nel mio caso, dopo un intervento al menisco, sono riuscito a tornare dinamico grazie alla canoa. Non è u semplice allenamento, c'è di più. Oggi il canottaggio si può fare anche i palestra e gli effetti sul fisico sono potenti. Ma pensiamo alla barca: puoi farla volare, scivolare sull'acqua. Ed è una sensazione, per me, irrinunciabile: un senso di libertà che non ha pari”. PREVENZIONE E SOSTEGNO Il primo protocollo di allenamento è stato sviluppato da una squadra guidata dal Dott. Roberto Bartoletti del Servizio di Riabilitazione Oncologica e Flebolinfologica dell’equipe sanitaria del Centro per la Cura del Linfedema della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, insieme alla Dott.ssa Tiziana Caliandro, Specialista in Attività Motoria Preventiva e Adattata. L'equipe ha voluto creare un percorso per persone che hanno subito interventi di chirurgia oncologica e che sono a rischio di complicanze a lungo termine, ritenendo il canottaggio uno sport utile alla prevenzione e al sostegno di patologie del drenaggio linfatico, definendo una serie di esercizi e circuiti a corpo libero adatti alle specificità della patologia in questione e creando un percorso di adattamento strutturato alla pratica del Canottaggio.
IL CANOTTAGGIO PER DARE ARMONIA AL CORPO
La completezza del gesto tecnico della voga, infatti, interessa tutti i distretti muscolari, rendendo la pratica del Canottaggio idonea e funzionale al recupero post oncologico e preventiva in pazienti a rischio linfedema, pratica che segue delle linee guida che privilegiano la fluidità e l’armonia del gesto tecnico rispetto all’impegno fisico, soprattutto nella fase iniziale. Il programma di allenamento prevede esercizi a corpo libero che coinvolgono i grandi distretti muscolari con esercizi di coordinazione neuromuscolare, elasticità muscolare e mobilità articolare, con intensità progressivamente crescente.
UN ESPERTO PER IMPARARE A VOGARE
L’obiettivo del Protocollo di Allenamento del Progetto di Canottaggio Sport2feel è di preparare e condizionare adeguatamente i partecipanti ad apprendere la corretta tecnica di voga finalizzata al recupero e al miglioramento della condizione di salute e benessere, con i benefici della pratica a contatto con la natura. Nello specifico il protocollo di allenamento di attività fisica adattata del progetto Sport2feel è strutturato in sessioni di gruppo con frequenza bisettimanale. Ogni sessione prevede una fase di attivazione iniziale di riscaldamento, una fase centrale di esercitazione al remoergometro, in vascavoga e in barca, ed una fase finale di allungamento e rilassamento.
VIA LIBERA ANCHE ALLE DONNE OPERATE AL SENO
Sebbene in passato l’attività fisica svolta con gli arti superiori fosse sconsigliata per le donne operate di neoplasia mammaria, recenti studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico aerobico o di resistenza non contribuisce allo sviluppo o al peggioramento del linfedema, bensì ha un ruolo protettivo.
Questo programma di Sport-Terapia tiene conto delle più recenti linee guida internazionali e viene svolto sotto la supervisione del Prof. Antonio Spataro, Direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni e Medico Federale della Federazione Italiana Canottaggio.

Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Novembre 2018, 16:37
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