Roma, i piccoli pazienti del Bambino Gesù salpano con Nave Italia per crescere in autonomia

I piccoli pazienti del Bambino Gesù salpano con Nave Italia per crescere in autonomia
Tutti a bordo, si riparte. Nuove avventure in mare aperto per i pazienti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù grazie a Nave Italia, il brigantino a vela che la Fondazione Tender to nave Italia onlus (costituita dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano) dedica al recupero delle persone affette da disagio fisico o psichico attraverso una vera e propria «terapia dell'avventura».

Dal 2011 la collaborazione tra Fondazione Tender to Nave Italia Onlus e Bambino Gesù consente a tanti bambini e ragazzi malati di vivere un'esperienza indimenticabile. A bordo del brigantino si condividono non solo momenti ludici, ma anche regole e spazi in comune: tutto a vantaggio dell'autostima e della consapevole gestione di sè. Di recente la collaborazione ha avuto un ulteriore impulso con la nomina della presidente dell'Ospedale Pediatrico romano, Mariella Enoc, alla guida di Fondazione Tender To Nave Italia Onlus.

GLI EQUIPAGGI
Anche quest'anno saranno tre gli equipaggi pronti a salpare. Il primo sarà quello del progetto «Famiglie all'arrembaggio del diabete». Si tratta di quattordici ragazzi in cura presso il reparto di Diabetologia del Bambino Gesù e al Policlinico Umberto I. Accompagnati dai loro familiari, dal 23 al 27 luglio, svolgeranno attività di bordo come spiegare vele o lucidare ottoni senza saltare turni di corvèe: l'equipaggio di Nave Italia mollerà gli ormeggi dal porto Civitavecchia, punterà l'Argentario e, se il tempo lo consentirà, prima di rientrare nel porto del litorale laziale farà tappa all'Isola d'Elba. 

Dal 30 luglio al 3 agosto sarà la volta dei ragazzi del reparto di Oncoematologia per il progetto «A Gonfie vele contro il cancro», giunto ormai alla sua sesta edizione. Un equipaggio composto da 15 pazienti dell'Ospedale della Santa Sede, tra bambini e pre-adolescenti di età compresa tra i 9 e i 12 anni, salperà dal porto di Civitavecchia per arrivare a quello di La Spezia. Per i giovani lupi di mare è prevista anche un'attività specifica in cambusa: aiutati dai cuochi dello staff, ognuno di loro potrà cucinare il suo piatto preferito e al termine della spedizione verrà realizzato un apposito ricettario.

Dal 3 al 7 settembre, infine, la terza e ultima spedizione che riguarderà il progetto «Epilessia Fuori dall'Ombra», giunta alla settima edizione.
Quattordici pazienti di Neurologia affetti da epilessia, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, salperanno da Piombino e arriveranno al porto di Civitavecchia. A bordo e sempre sotto la supervisione del personale ospedaliero, i ragazzi, oltre alle attività marinaresche, impareranno ad assumere in modo autonomo la terapia farmacologica antiepilettica.

Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Luglio 2019, 12:57
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