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Il 10 ottobre si celebra la giornata mondiale contro l’#obesità, oggi così diffusa che si parla di vera e propria epidemia: per l’occasione una scheda che approfondisce il problema e fornisce utili spunti a chi ne soffre (e non solo!) #ObesityDay https://t.co/JsdI1Gz4XI
— dottore, ma è vero che...? (@dottoremaevero) 8 ottobre 2019
Il nome del paese è Framingham, e oggi lo 'Studio Framingham' è conosciuto da tantissimi medici di tutto il mondo. È stato possibile ricostruire la rete di relazioni familiari e amicali di 5.124 persone, a loro volta legate a una comunità più allargata di 12.067 amici e parenti. Cos'è stato scoperto? «Rispetto alle persone snelle, quelle obese hanno maggiori probabilità di avere amici, amici di amici e amici di amici di amici ugualmente obesi. Vale dunque la regola dei tre gradi di influenza: non soltanto tra amici diretti, ma anche a distanza, per così dire».
Ma la propensione a imitare i comportamenti vale anche in positivo. «Pensiamo ad esempio che il successo di interventi che puntano ad aiutare una persona obesa a dimagrire non solo possono avere effetto su di lui o di lei, ma anche sul suo compagno o compagna di vita: moglie o marito, insomma», spiegano i dottori anti-bufale. Quindi, se andando con lo zoppo si impara a zoppicare, andando con il magro si impara a dimagrire? «Esempio perfetto - assicurano - Se non hai un cane né sei pronto ad adottarne uno dal canile, potresti farti un amico che già ne abbia uno, con cui passeggiare portandolo nel quartiere o al parco a fine giornata. Anche se non farai i diecimila passi fatidici, sarà comunque molto utile per dimagrire o anche solo tenersi in forma».
Infine, siamo più condizionati da chi ci sta vicino che da modelli lontani o virtuali.
Gli opinion leader, in un certo senso, li abbiamo in famiglia o in classe. «Per avere più probabilità di dimagrire, non dovremmo cercare di ottenere la forma fisica di Federica Pellegrini (un obiettivo probabilmente frustrante perché non realistico) - assicurano gli esperti - piuttosto, funziona la strategia di coinvolgimento di chi è più prossimo insieme con un piccolo gruppo ma più allargato, perché in questo modo potremo mettere maggiore distanza tra noi e possibili influenze negative».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Ottobre 2019, 14:54
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