Tornano a sentire le gambe grazie alla protesi bionica
Opiates reduce the brain's ability to form and maintain synapses (rodent study)
— Neuroscience News (@NeuroscienceNew) September 13, 2019
"Opiates fundamentally change how the brain communicates with itself," Dietz said.https://t.co/gisoD5HVOi
Il team ha esaminato 36 'over 60', raccogliendo dati sulla loro salute, sullo stile di vita e sul benessere psicologico. I partecipanti sono stati sottoposti anche a test neuropsicologici e a risonanza magnetica. Lo studio è stato condotto dal 2015 al 2018. Dopo aver analizzato le prestazioni cognitive dei pazienti e i risultati delle analisi, il team di ricerca ha scoperto che le persone che avevano consumato tè verde, tè oolong o tè nero almeno quattro volte a settimana per circa 25 anni avevano regioni cerebrali interconnesse in modo più efficiente. «Quando le connessioni tra le regioni del cervello sono più strutturate, l'elaborazione delle informazioni può essere eseguita in modo più efficiente», ha spiegato Feng Lei. Poiché le prestazioni cognitive e l'organizzazione del cervello sono strettamente correlate, sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio il meccanismo d'azione e comprendere come preservare la mente durante il processo di invecchiamento. Il team intende esaminare gli effetti del tè e dei suoi composti sul declino cognitivo.
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Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Settembre 2019, 16:40
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