Coronavirus, Spallanzani e Gemelli, la ricercatrice che isolò il virus: «Il vostro aiuto è vitale»
Le misure draconiane adottate (in ordine sparso) nel Vecchio Continente per frenare l'epidemiapotrebbero aver già evitato fino a 120.000 decessi in tutta Europa. Lo stima il report realizzato da un team dell'Imperial College di Londra guidato da Neil Ferguson e Samir Bhatt e diffuso dall'Oms Collaborating Centre for Infectious Disease Modelling. La nuova analisi dei ricercatori dell'Imperial College (i primi a dire che i dati diffusi a inizio gennaio dalla Cina erano sottostimati, ndr) stima il potenziale impatto degli interventi adottati in 11 paesi europei - Italia inclusa - per contrastare la pandemia di coronavirus, comprese le chiusure delle scuole e i blocchi nazionali. Inoltre la percentuale di persone già infettate dal virus oscillerebbe tra il 2 e il 12% della popolazione: 2,7% nel Regno Unito, solo 0,41% in Germania, 3% in Francia e 9,8% in Italia.
L'ICL stima le infezioni di COVID-19 in Italia al 28/3: 9,8% della popolazione, 5,9 milioni di casi.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 30, 2020
Capite perché i numeri che sentite in tv alle 18 non hanno molto significato?
Capite perchè l'Italia ha tanti morti in più rispetto alla Germania? https://t.co/GDXiSuzqi8 pic.twitter.com/O82nvYSJLQ
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 12:11
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