Governo, Di Maio: «Giorno decisivo». Torna l’ipotesi della staffetta
di Alberto Gentili
LEGGI ANCHE: Salvini e Di Maio divisi dall'ipotesi del voto anticipato
LEGGI ANCHE: Contratto M5S-Lega: dal debito cancellato alla linea filo-Putin, è giallo sul programma
E questo perché nelle ultime ore Matteo Salvini, stanco ed esasperato, tentato di andare spedito alle elezioni anche a costo di pagare il prezzo del naufragio governativo, avrebbe cominciato a prendere in considerazione l’ipotesi della staffetta. Ma in base alle ultimissime indiscrezioni, a passarsi il testimone a Palazzo Chigi potrebbero non essere i due leader, bensì altri due esponenti di M5S e Lega.
Salvini nei giorni scorsi ha più volte scartato l'ipotesi di avviare un governo a guida Di Maio per poi prenderne il posto in un secondo momento. Il capo lumbard, infatti, non avrebbe alcuna garanzia di poter raccogliere il testimone: se il matrimonio con i 5Stelle dovesse fallire, il giro da premier l’avrebbe fatto solo il leader grillino. Ma dopo 70 giorni di tira e molla e con i premier terzi bruciati sull’altare dei veti, si è fatta strada l'idea della staffetta tra "numeri due".
Ad avere la precedenza sarebbero sempre i 5Stelle ma la Lega otterrebbe ministeri pesanti (Difesa, Interni, Economia, etc.) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: ruolo chiave in qualsiasi governo. Insomma, comanderebbe Di Maio, ma Salvini avrebbe modo di controllarlo. Del resto la fiducia non è al primo punto dell’agenda di governo: «Vogliamo un contratto e non un’alleanza», ha detto ieri il capo grillini, «perché degli altri non ci fidiamo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Maggio 2018, 12:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA