Taglio parlamentari, depositate 71 firme per il referendum. M5S: «Aiutino Lega»

Taglio parlamentari, depositate 71 firme per il referendum. M5S: «Aiutino della Lega»
Raggiunto e superato il numero minimo di 64 firme per presentare il quesito del referendum contro il taglio dei parlamentari. I tre promotori del referendum sul taglio dei parlamentari, Andrea Cangini (Fi), Tommaso Nannincini Pd) e Nazario Pagano (Fi) stanno entrando ora in Cassazione per depositare le 71 firme necessarie per la richiesta. Ben 7 in più del numero minimo richiesto. 
Lo si apprende da fonti parlamentari, secondo cui, nelle ultime ore, sarebbe arrivato un sostanzioso appoggio anche da parte di senatori leghisti. Alle 13:30 quindi dovrebbe essere pubblicata la lista delle firme e nel pomeriggio è atteso il deposito in Cassazione.

Referendum contro il taglio dei parlamentari, la lista dei 71 firmatari

M5S:
«Aiutino della Lega». «Non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone e a quanto pare è arrivato 'l'aiutinò della Lega» nella raccolta delle firme per il referendum sulla riforma sul taglio dei parlamentari. Lo sottolineano fonti M5s. «Non vediamo l'ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando così il risparmio di circa 300mila euro al giorno per gli italiani che produrrebbe l'eliminazione di 345 poltrone». 
 

«Siamo a 71 al momento». È quanto apprende l'Adnkronos da fonti parlamentari di palazzo Madama in merito alle firme dei senatori per la richiesta di referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Superata quindi la soglia minima di 64 senatori per la richiesta del referendum.

Giarrusso (M5s): 
«Ritiro la mia firma, sono stato strumentalizzato»
«Stamattina ho ritirato la firma sul referendum confermativo sul taglio dei parlamentari.
L'ho ritirata, perché la mia posizione è stata strumentalizzata da alcuni e travisata da altri». Lo scrive su Facebook il senatore M5s, Mario Michele Giarrusso. 
«Rimango dell'idea - prosegue Giarrusso - che dare la parola ai cittadini con un referendum confermativo senza quorum, è una scelta in linea con la nostra storia di impegno per la democrazia diretta. Purtroppo però, queste argomentazioni, non sono state nè recepite e nè tantomeno comprese. Sciacalli invece si sono subito tuffati nella polemica, solo per gettare fango, senza ritegno alcuno. A me dispiace aver lasciato la bandiera della democrazia diretta, nelle mani di chi non la merita. Peccato».

Ritirate anche firme dem. Scende il numero delle firme per il referendum sul taglio dei parlamentari. A quanto apprende l'Adnkronos, hanno appena ritirato le loro firme i senatori Pd, Francesco Verducci e Vincenzo D'Airenzo. La decisione dei due parlamentari dem, si spiega, è legata all'avvio dell'iter della riforma elettorale, il testo Brescia che prevede un proporzionale con soglia al 5%. Un passo nella direzione del rispetto dell'accordo di governo nel quale si era concordato dai accompagnare il taglio dei parlamentari ad alcuni aggiustamenti costituzionali e a una nuova legge elettorale conseguente alla riduzione del numero degli eletti.

Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Gennaio 2020, 08:15
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