Quando le regole vanno rispettate ma solo dagli altri

Quando le regole vanno rispettate ma solo dagli altri

di Davide Desario
Strano Paese il nostro. Un'Italia che il 4 marzo è uscita apparentemente divisa in due: verde al Nord e gialla al Sud. In realtà, e il contratto di governo ne è la prova, è un'Italia unita dalla voglia di trasparenza, legalità, pugno di ferro e onestà sbandierata da alcuni partiti in campagna elettorale. Partiti che infatti sono stati votati dalla maggioranza.
Ora, però, che questi principi stanno trovando attuazione sono gli stessi elettori a contestarli. È il caso dei dipendenti pubblici subito sul piede di guerra dopo l'intervista rilasciata al Corriere della Sera dal ministro Giulia Bongiorno che annuncia l'intenzione di sostituire le impronte digitali ai badge degli Statali.

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Un'iniziativa forte ma mirata a rendere la vita difficile ai furbetti del cartellino: quelli che uno timbra per tutti e gli altri vanno in palestra, a fare la spesa o al mare. Ma è anche il caso dei benzinai pronti a scioperare contro l'applicazione, anche per i distributori di carburante, di rilasciare la ricevuta elettronica.
D'altronde noi italiani, e questa forse è la madre di tutti i mali, siamo fatti così: vogliamo che le regole debbano essere rispettate, ma dagli altri. E il Governo ora dovrà farci i conti.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Giugno 2018, 09:30
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