Parco del Circeo, il governo va sotto: è di nuovo alta tensione tra M5S e Lega

Parco del Circeo, il governo va sotto: è di nuovo alta tensione tra M5S e Lega
E' in vista per domattina un vertice politico per trovare le ultime coperture sul decreto che contiene le norme sul Reddito di cittadinanza e sulla quota 100. A quanto si apprende, tutti nodi tecnici sarebbero stati già risolti al Ministero dell'Economia. Questa sera al momento non è previsto nessun incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Possibile, ma non confermato, un faccia a faccia tra il premier (che rientrerà stasera dalla missione in Africa) ed il capo politico di M5S.

Alta tensione nel governo, anche sui temi ambientali. In commissione al Senato c'è stata una spaccatura per la nomina del generale Antonio Ricciardi alla presidenza del Parco del Circeo. La Lega non ha appoggiato la proposta del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che è stata bocciata con 13 voti contrati, 7 favorevoli e 2 astenuti. Immediata la risposta del ministro: "Non accetteremo diktat e respingeremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo così importante e delicato", ha detto in un comunicato. "La politica ha il compito di nominare i migliori presidenti per la loro gestione e i partiti devono restarne fuori", ha aggiunto Costa. "Per il Parco del Circeo, così come per tutti gli altri parchi, stiamo procedendo alle nuove nomine dei presidenti, come ampiamente annunciato - ha proseguito Costa - stiamo valutando decine di curricula, e la logica per la scelta e per procedere alla nomina è una sola: la massima competenza, unita al massimo rigore".

Il senatore della Lega Paolo Arrigoni spiega i motivi dietro la spaccatura: "Prima della seduta è stato anticipato in modo informale la non condivisone del metodo sulla proposta di candidatura" anche se precisa "nulla da dire sulla persona del candidato del ministro Costa". "Di fronte all'alternativa di rinviare o mantenere la seduta - aggiunge - è stata optato per la seconda e noi abbiamo confermato quanto avevamo anticipato.
Il risultato della votazione è stato una conseguenza". Interviene anche il vicepremier, Matteo Salvini: "Non si può dire no al carbone, no al petrolio, no al metano, no alle trivelle, mica possiamo andare in giro con la candela e accendere i legnetti. Di tutto il resto si può discutere, ma con i soli 'No' non si campa".

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Gennaio 2019, 18:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA