L'ambiguità che alimenta le incrostazioni della politica

L'ambiguità che alimenta le incrostazioni della politica

di Davide Desario
L'inchiesta sullo stadio a Tor di Valle, ieri mattina ha stordito un'altra volta Roma. Ma non chi Roma la conosce davvero. Perché purtroppo chi si è imbattuto nella macchina amministrativa della Capitale sa bene come un progetto, tanto ambizioso quanto discutibile, presti il fianco alle infinite incrostazioni della politica e delle sue lobby che ne corrompono il funzionamento. Incrostazioni che falsano le regole, che distorcono la concorrenza, che cambiano le carte in tavola in base ai propri tornaconto. Sia chiaro, chi conosce e ama Roma non è contrario all'idea che le società calcistiche, come le più grandi squadre europee, abbiano un loro stadio. Ma sa anche che progetti zoppicanti e ambigui rischiano di essere prodromi di speculazioni e illegalità. Sicché a farne le spese ancora una volta è stata la città e una tifoseria spesso accecata dall'amore per la maglia. Resta la speranza che l'inchiesta faccia pulizia di queste vecchie e nuove incrostazioni della politica e permetta a Roma, una volta per tutte, di ripartire e progettare il suo futuro senza scorciatoie e favori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Giugno 2018, 11:27
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