«Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato, costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici e tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi?», ha chiesto Conte ai suoi omologhi. «Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l'Italia non ne ha bisogno», ha aggiunto.
Dieci giorni all'Europa «per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo», è il messaggio che, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, il premier ha inoltrato ai leader europei. Facendo una proposta: istituire una sorta di gruppo di lavoro formato da «cinque» capi di stato o di governo europei per la formulazione di una proposta di risposta comune. Proposta che, si sottolinea, è stata formulata dal premier in accordo con il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez.
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«Qui si tratta di reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile.
Che diremo ai nostri cittadini se l'Europa non si dimostra capace di una reazione unitaria, forte e coesa di fronte a uno shock imprevedibile e simmetrico di questa portata epocale?». È quanto ha detto, a quanto si apprende da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte nel corso della conference call con i leader Ue.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Marzo 2020, 21:13
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