Coronavirus, Silvestri e De Toma: «Dall'e-commerce subito liquidità a sostegno delle PMI»

Coronavirus, Silvestri e De Toma: «Dall'e-commerce subito liquidità a sostegno delle PMI»
“Oltre alle misure che il Governo ha messo in campo con il Decreto “Cura Italia”, è urgente attivare specifiche misure finanziarie a sostegno delle micro, piccole e medie imprese, per agevolare il loro accesso al credito e dare risposte immediate al bisogno di liquidità”. È quanto dichiarano in una nota i deputati Rachele Silvestri e Massimiliano De Toma, del Gruppo Misto.

“Il 95% delle attività economiche – proseguono i Deputati – non ha una capitalizzazione in grado di reggere l’urto di una crisi così improvvisa e violenta e rischia il default a causa dello shock finanziario, con ricadute che riguardano il 45% degli occupati del settore privato. Per questo proponiamo uno strumento finanziario a supporto delle micro, piccole e medie imprese che producono beni e servizi Made in Italy. L’obiettivo è quello di istituire un fondo di solidarietà, utilizzato da Unioncamere tramite le Camere di Commercio, utile all’erogazione di contributi a fondo perduto, attraverso l’abbattimento dei tassi di interesse ed i costi delle garanzie.
In particolare, la provvista economica che dà sostanza al fondo, sarebbe  garantita attraverso le donazioni, ad esempio, le aziende che operano nel commercio elettronico (e-commerce) potrebbero alimentare il fondo di solidarietà attraverso donazioni in termini di quota percentuale sulle transazioni degli acquisti online, cresciuti ulteriormente in maniera esponenziale in queste settimane a causa dell’emergenza sanitaria.

Unioncamere, inoltre, in qualità di soggetto attuatore, si attiverà per iniziative promozionali e di marketing finalizzate alla pubblicizzazione e alla valorizzazione dell’iniziativa, allo scopo di incrementare le adesione, la raccolta e la dotazione finanziaria del Fondo.

“Ci auguriamo - concludono Silvestri e De Toma - che il Governo faccia propria la nostra proposta, avrebbe molteplici effetti, da un lato alleggerirebbe i costi di accesso al credito per le imprese, rendendo immediatamente disponibili, grazie all’autonomia e all’altissima specializzazione di Unioncamere, le risorse economiche, dall’altro snellirebbe le procedure di erogazione dei prestiti, dando inoltre un beneficio fiscale ai soggetti donanti che aderiscono e sposano l’iniziativa, senza dimenticarne il valore etico e “comunicativo”. Ci sono alcuni aspetti di “moral suasion” che potrebbero spingere in molti ad aderire.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 12:14
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