Casalino, spunta un audio: «I tecnici di Tria obbediscano o li cacciamo»
Le parole di Casalino - viene spiegato - sono arrivate in un momento in cui la tensione tra il Movimento 5 Stelle e il Mef aveva toccato il livello di guardia, con i grillini sul piede di guerra per chiedere maggiore elasticità nella legge di bilancio in modo da inserire in manovra la misura clou del loro programma elettorale, e il 'guardiano dei conti' dall'altra parte della barricata, fautore di una linea molto più prudente.
La difesa di Casalino parte dal gruppo parlamentare pentastellato. Alcuni esponenti M5S di peso contattati dall'Adnkronos difendono a spada tratta il portavoce del presidente del Consiglio, spiegando che l'obiettivo del suo 'sfogo' erano i dirigenti del ministero «che si oppongono al cambiamento». Casalino, è il commento che trapela dai parlamentari interpellati, «stava semplicemente facendo dello spin per difendere il ministro Tria».
Le sue frasi erano rivolte, semmai, a una parte dell'apparato burocratico interno al Mef.
Il portavoce del premier Conte, viene spiegato ancora, «stava cercando di far capire ai giornalisti che il problema per il Movimento non era Tria come scrivevano alcuni giornali da giorni ma gli uomini messi al Mef anni prima dal Partito democratico e da Forza Italia. E che credono di poter impedire il cambiamento».
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Settembre 2018, 12:02
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