Casaleggio: «Il reddito di cittadinanza serve, nel 2054 molti lavori non ci saranno più»

Casaleggio: «Il reddito di cittadinanza serve, nel 2054 molti lavori non ci saranno più»
Nel 2054 il mondo del lavoro cambierà per sempre. A dirlo è Davide Casaleggio, in un'intervista al Corriere della Sera in cui difende il reddito di cittadinanza e parla di industria 4.0. «Nel 2054 molti lavori non ci saranno più. Serve un sostegno per tutti», ha detto Casaleggio. «Dobbiamo prendere atto che la direzione è questa già da alcuni decenni e ora sta accelerando. Prima ce ne rendiamo conto, prima possiamo mettere in atto strategie per affrontare questo passaggio con efficacia».

Reddito di cittadinanza, entro un anno il lavoro va accettato

Sull'avvento dell'industria 4.0, l'imprenditore osserva: «Tutte le rivoluzioni industriali hanno avuto un forte impatto sulla società e sull'economia. È importante capire cosa sta accadendo per anticipare i problemi, ma anche per intercettare le opportunità». Alla domanda su come si inserisca in questo scenario il reddito di cittadinanza, Casaleggio risponde: «È una misura che ci mette al passo con il resto d'Europa e che intende sostenere l'occupazione attraverso la formazione. Ma non è solo questo. Con l'avvento di nuove tecnologie il rapporto tra produttività e tempo lavorativo, che si traduce in occupazione, è cambiato e in futuro i due fattori saranno sempre più indipendenti. Entro una generazione, molte professioni scompariranno».

«Occorrerà istituire - aggiunge - dei meccanismi di redistribuzione del reddito svincolati dall'occupazione che supportino la domanda, altrimenti avremo la massima produttività e consumatori con sempre meno capacità di spesa. Possiamo intendere il reddito di cittadinanza anche come un primo passo verso la ridistribuzione alla comunità di questa iperproduttività delle imprese».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Gennaio 2019, 10:48
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