«Pentito per la bimba, ma lo rifarei»

Lo ha detto subito, appena gli agenti della Penitenziaria del carcere di Sanremo gli hanno messo le manette ai polsi: Domenico Massari, 54 anni, non è pentito di aver ucciso a colpi di Smith & Wesson Deborah Ballesio, morta sabato notte durante una serata di karaoke all'Aquario di via Nizza a Savona, colpevole ai suoi occhi non solo di averlo lasciato (e questo sarebbe secondo lui un aspetto decisamente secondario) ma di aver anche preso e usato i suoi soldi. L'uomo, che era scappato subito dopo aver sparato alla donna, ferendo tra l'altro tre persone tra cui una bimba, si è costituito nella notte. E l'ha fatto in un modo tanto singolare quanto pericoloso: è arrivato davanti al portone del carcere e ha sparato tre colpi di pistola. Ha detto di essersi costituito perché ha saputo di aver ferito degli innocenti, tra loro anche una bimba. Quindi non ha subito nominato l'avvocato: «Sono consapevole di quel che ho fatto e non me ne pento» ha detto agli agenti, e se ne è andato in cella. Nel pomeriggio di ieri, davanti al pm savonese si è invece presentato con un legale, ma solo per ribadire ciò che aveva già detto appena arrivato in carcere: non è pentito di quello che ha fatto, ma ha avvertito «un forte senso di colpa» per quella bimba ferita. I feriti sono tre: oltre alla bimba infatti una donna di 55 anni è stata colpita a una gamba da un proiettile che ha spezzato in due il perone mentre la seconda donna ha alcune schegge conficcate in una gamba.
La sera di sabato, ha sparato sei colpi di pistola, quattro verso la ex moglie - tre andati a segno - e un altro in aria per coprirsi la fuga. Ha minacciato un autista e si è fatti portare a Arma di Taggia. La sua latitanza è durata poco, fino a quando non ha saputo del ferimento della bimba.

Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Luglio 2019, 05:01
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