«I genitori chiedono rassicurazioni impossibili»

Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma e Lazio, i viaggi di istruzione stanno spaventando le famiglie?
«Purtroppo quando si diffonde un allarme vengono fuori tutte le paure, in molti casi anche quelle irrazionali. Sulle partenze dei ragazzi all'estero dobbiamo dare risposte alle tante domande che ci arrivano da parte delle famiglie».
Ad esempio?
«Le famiglie stanno chiedendo di tutto, hanno mille dubbi e i dirigenti scolastici sono chiamati a fare chiarezza. Ma non sempre è possibile».
Perché?
«Ci sono richieste impossibili: ad una dirigente scolastica di Novara, un genitore ha chiesto di mettere per iscritto che, durante il viaggio di istruzione, al figlio non sarebbe accaduto niente. Si tratta di una richiesta insostenibile: non si può accontentare, in generale».
Nelle gite possono capitare situazioni imprevedibili?
«Certo, a me qualche anno fa è successo che, durante uno stage di studenti provenienti dalla Germania, una ragazza ebbe un attacco di appendicite molto grave. Fummo costretti a portarla al Policlinico Umberto I e venne operata. Mi presi la responsabilità dell'operazione, i genitori arrivarono a Roma il giorno dopo e andò tutto bene. Dobbiamo saper gestire anche queste emergenze che possono capitare in gita».
Figuriamoci la febbre.
«Sì, le gite avvengono sempre in primavera quando maggiormente si sentono gli sbalzi di temperatura tra caldo e freddo. La febbre inevitabilmente può arrivare».
Le gite vanno annullate, secondo lei?
«No, dobbiamo aspettare le indicazioni dal ministero della salute. Bloccare le gite rappresenterebbe un danno formativo per i ragazzi ma anche economico per l'economia del Paese. Non lasciamoci prendere dalla paura».(L.Loi.)
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Febbraio 2020, 05:01
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