Riccardo De Palo si dà al giallo: La confraternita della rosa nera, favola dark in Val Gardena

Riccardo De Palo si dà al giallo: La confraternita della rosa nera, favola dark in Val Gardena

di Sabrina Quartieri
«Sono legato all'Alto Adige e alla Val Gardena in particolare da una lunga frequentazione. Si tratta di un luogo di frontiera, ibrido, che mi affascina molto, dove certi fenomeni nazionali sono attutiti o, al contrario, amplificati. A volte è più facile trovare nel locale qualcosa di universale».
Per il suo esordio nel genere giallo con La confraternita della rosa nera, Riccardo De Palo, giornalista de Il Messaggero e scrittore, sceglie un luogo di montagna paradisiaco, un'ambientazione insolita per una favola dark. Nel romanzo noir, edito da Marsilio, a condurre le indagini sulla morte della giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel, trovata senza vita in un roseto d'alta quota, è l'ispettore capo Lukas Moroder. Un inedito detective gardenese «che impreca in ladino», racconta De Palo «un montanaro che, però, soffre di vertigini e, ovviamente, ama la musica del suo omonimo conterraneo Giorgio Moroder».
Seguendo la trama, ci si addentra in un mondo fatto di mistero. Come spiega l'autore, «la narrazione trae ispirazione dalle atmosfere belle e un po' inquietanti della Mitteleuropa, con temi molto attuali, come un complotto populista volto a sovvertire l'ordine mondiale e la Rete, con la mancanza di privacy totale e la possibilità di manipolare le masse in maniera quasi inavvertibile».
Il finale lascia immaginare un seguito: «Ma non anticipiamo ancora cosa accadrà», conclude De Palo.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Gennaio 2019, 09:35
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