Faber, gli amici raccontano: De Andrè nei ricordi di chi lo conosceva bene
di Rita Vecchio
«Fabrizio era un tipo particolare, che diceva le parolacce, e molti di noi lo vedevano come un fratello maggiore», ricorda ad esempio, Vittorio de Scalzi dei New Trolls. Così De André diventa pagina dopo pagina una piacevole scoperta, «che a molti suonerà imprevista - scrive Gentile - al di là di una credenza diffusa», come essere un «uomo socievole e aperto». Un salto ai primi anni. Alle canzoni. Alle trasferte. Ai concerti. Ai riferimenti ideologici. Al rapporto con la stampa e ai compagni di strada. «È un arcangelo della canzone d'autore», scrive Wim Wenders nella Prefazione. «Di mio padre - dice Cristiano De André - mi manca la grande coerenza che non fa parte di questo periodo storico, i valori a cui era legato, che ha raccontato nelle sue canzoni, nei suoi scritti, mi manca il suo altissimo senso di giustizia che oggi abbiamo perso».
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Novembre 2018, 09:37
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