Cover Story, le 150 copertine più belle della musica italiana nel libro di Roberto Angelino
di Rita Vecchio
Si parte con Normale. Banale. Maiale l'album di esordio di Adam Smith («uno psichedelico porcello tatuato con le ali in volo davanti a un muro di mattoni bianchi») per arrivare a Renzo Arbore volutamente invecchiato sulla copertina di Prima che sia tropo tardi o a Franco Battiato «ragazzino-perfettino in giacca e cravatta» sulla cover di Fisiognomica. Da Claudio Baglioni a Ligabue, da Jovanotti a Gemitaiz, a Francesco Motta. Il tutto per 50 anni di canzoni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Dicembre 2018, 12:19
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