Coronavirus, Giovanni Floris consiglia libri per affrontare meglio l'isolamento: ecco i testi

Coronavirus, Giovanni Floris consiglia libri per affrontare meglio l'isolamento: ecco i testi
Giovanni Floris parla della sua quarantena. Lui, come tutti gli italiani, a causa della pandemia da Coronavirus, è costretto a stare in casa e a rispettare dei rigidi coprifuoco. Si tratta di misure necessarie per sconfiggere il virus, per questo invita a stare tutti a casa e suggerisce qualche lettura per far passare meglio, e più in fretta, il tempo. 

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«Io ricordo un periodo in cui fui costretto a rimanere a casa, era il periodo in cui ero discoccuparto. Allora chiesi a mia madre che insegnava nei licei di farmi una lista dei grandi classici, tutto quello che mi ero perso e che avevo l'occasione di leggere». L'idea di Floris è proprio questa: sfruttare il tempo libero che si ha in casa per recuperare i grandi classici.

Vi dico che libri mi sono messo da parte: «Thomas Mann, "La montagna incantata", perché la malattia può essere una grande occasione di conoscenza; "Il giovane Holden", per provare a capire meglio i miei figli; "I Bundebrook", perché ci sono momenti in cui crollano tutte le certezze e bisogna saper conoscere le crisi; Montale, perché capì che al momento noi siamo capaci di dire quello che non siamo e che non vogliamo ed è meglio prenderne atto che cercare di vendere incertezze; Calvino "Le lezioni americane", si può raccontate tutto con leggerezza, ma anche con profondità; "Il giorno del giudizio" perché Salvatore Satta da Nuoro aveva capito il mondo; "Madame Bovary", perché il conformismo ha dei rischi ed è meglio conoscerli; "La coscienza di Zeno", per capire noi stessi quando ci cambia il mondo intorno; poi la politica "Destra e Sinistra" di Norberto Bobbio perché bisognerà tornare a parlare di politica; "La società aperta e i suoi nemici" di Popper, perché magari quando torneremo a parlare di politica lo faremo con la mente un po' più aperta"; e poi "Il cigno nero" perché come dice il titolo "l'improbabile" e lo sappiamo governa la nostra vita; nel finale, inevitabile, la sceneggiatura di "Febbre da Cavallo"».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 23:15
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