Roma, ferito dal rivale in amore, non rivela nome: «Non siamo ai Parioli, mai passare per infame»
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Un'azione da killer scatenata dalla gelosia, davanti alla chiesa di via Camillo Manfroni. Il casco integrale e la pistola in pugno su uno scooter guidato da un complice, e poi quattro colpi sparati in rapida successione. Uno ha colpito alla schiena la vittima, un trentenne della zona. Il 3 settembre scorso a Tor Pignattara è stato sfiorato l'omicidio. A sparare era stato un pregiudicato del Prenestino, Alessandro Coppola, detto Sandrino, un ventottenne sottoposto alla sorveglianza speciale, finito in manette ieri, dopo una indagine scrupolosa dei carabinieri coordinata dal pm Carlo Villani. Pure la vittima, intercettata, ha taciuto: «Mai passare per infame. Qui non siamo ai Parioli, si era tradito Danilo C., o ricoverato all'Umberto I in prognosi riservata con un proiettile conficcato a un fianco: «Ho detto io a tutti di stare zitti». Chi abbia spalleggiato il mancato killer e che fine abbia fatto la pistola, invece, è ancora da chiarire. ù