Dopo 5 mesi di lotta tra la vita e la morte, Sami Kourid si è arreso. Il giovane 27enne era in coma dopo aver ricevuto un pugno durante una lite. Un colpo letale che lo ha fatto cadere a terra e battere la testa sull'asfalto. Un litigio avvenuto nella notte tra il 4 e 5 agosto in piazza Garibaldi a Tivoli e che, adesso, si è trasformato in tragedia.
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L'aggressione
Sami Kourid è morto al policlinico Umberto I di Roma. Sul suo caso indagano i carabinieri coordinati dalla procura. L'aggressore è un 36enne romano, identificato dopo la lite, che adesso rischia un'accusa per omicidio o per morte in conseguenza di altro reato. Quella notte Sami era in piazza Garibaldi insieme agli amici di sempre, mentre il 36enne romano era in compagnia di alcune persone. All'improvviso i due hanno iniziato a litigare. Un litigio in un crescendo di insulti che hanno portato il romano a colpire la vittima con un pugno al volto. Sami è caduto a terra e non si è mai ripreso. Nella caduta il 27enne aveva riportato una frattura del cranio e un'emorragia cerebrale.
Il dolore per la morte
Tanto lo sgomento in tutta Tivoli, dove il giovane era conosciuto da tutti, e il dolore dei familiari. Su tutti, nonna Anna Maria, ha voluto ricordarlo con un post su Facebook. «Sami cuore mio che dolore immenso. Mi vengono molte cose in mente di quando eri bambino che ora sono solo ricordi vita della mia vita.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 23:21
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