Roma, Osteria Siciliana: il ritorno dello Chef

Roma, Osteria Siciliana: il ritorno dello Chef

di Rita Vecchio
Lo chiamano zar della cucina italiana. Effettivamente Nino Graziano - chef bistellato siciliano emigrato a Mosca - ha in Russia un impero (in gran parte come brand chef) di ventiquattro ristoranti. Più uno: l'Osteria Siciliana proprio a Roma (Via del Leoncino 28 0668805283. Costo 60-70 euro, sempre aperto). «È la cosa più bella che ho fatto finora - dice a proposito del locale a due passi da via dei Condotti - È l'idea di un pensionato che vuole tornare a fare la cucina di 35 anni fa».

Roma scelta per comodità, visto che vive a Mosca, dove fa di necessità, virtù cercando di riprodurre prodotti italiani come mozzarella e burrata che, dopo embarghi finanziari dettati dall'Unione Europea «che hanno creato un danno ai ristoranti italiani», non possono essere più importati.

Nel menu gestito dallo chef executive Manuele Croce, Minestra di aragosta, l'Uovo, carciofi e patate (omaggio alla madre), Pasta con le sarde e finocchietto selvatico, Pasta fritta alla Norma, «piatti antichi che raccontano la mia infanzia, perché le tecniche cambiano, ma la tradizione no».
Ricercato dal turismo selezionato, dai suoi amici russi, da tanti italiani e dai siciliani nostalgici del Mulinazzo, il ristorante di Bolognetta alle porte di Palermo da cui tutto è partito. Con chef Graziano, Sabine Bour, padrona di casa: «Grande moglie e grande professionista. Lei, il perno di tutto».

Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Maggio 2018, 15:44
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