Roma, stazione metro Sant'Agnese - Annibaliano. Dal parcheggio alle scale mobili: non funziona niente

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di Michela Poi
Tutta colpa della pioggia estiva. Quella che a inizio luglio ha fatto cedere alcune delle coperture della nuovissima stazione metro B1 Sant’Agnese-Annibaliano, che da allora è rimasta parzialmente inagibile e quasi totalmente transennata. Una stazione giovane, inaugurata a metà del 2012, che ad oggi appare vecchia di decenni. Sporca, cadente e abbandonata. Sorta in una delle zone più “in” della città: quartiere Trieste, a due passi dal centro. 

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DENTRO LA STAZIONE Le scale mobili sono fuori uso. Transenne e nastro rosso e bianco dei vigili del fuoco proibiscono l’accesso. Per raggiungere i tornelli al piano terra si deve utilizzare per forza la gradinata. Chi ha difficoltà a camminare è costretto a tornare indietro, perché alle scale non ci sono alternative: l’unico ascensore esistente è fuori servizio. Scese le due rampe, ci si trova di fronte a una stazione fantasma. 



PAVIMENTO KO La pavimentazione ha ceduto a causa dell’acqua stagnante, e sul terreno si sono aperte tante piccole voragini che possono essere estremamente pericolose per chi passa. La piazzola centrale – dove ci sono i distributori automatici di cibo e bibite - è chiusa al pubblico, anch’essa transennata. Appeso, un cartello sbiadito: “Divieto di accesso”, c’è scritto. Quello che rimane è un corridoio di cemento pieno di crepe che i passeggeri sono costretti ad attraversare per raggiungere i tornelli. A metà settembre Atac si era decisa a parlare: «L’intervento di ripristino dell’area interdetta è imminente», aveva scritto in un comunicato. Ci avevano creduto in molti. Eppure, a distanza di due mesi, nulla è cambiato e tutto tace. 



IL PARCHEGGIO 5800 mq di parcheggio interrato mai utilizzati, che dovevano essere pronti poco dopo l’inaugurazione della stazione Annibaliano, sette anni fa. 238 posti auto che ancora attendono di essere riempiti, e che col passare del tempo si sono trasformati in giaciglio per senza tetto. Secondo l’accordo siglato tra la società costruttrice e il Comune, una parte dello spazio di sosta doveva essere destinato proprio ai residenti, con tariffe agevolate e un abbonamento mensile di 60 euro. E invece per gli abitanti continua la corsa convulsa all’ultimo posto libero. 



 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Novembre 2019, 08:28
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